Casa di cura Sant’anna, a rischio 22 posti di lavoro: regione assente

La denuncia dei sindacati Cgil, Cisl, Uil: “Mentre la Politica si gode le vacanze, i lavoratori senza stipendio rischiano il posto. Pronti ad occupare l’Assessorato alla Sanità e presentare esposto alla procura”


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La denuncia delle sigle territoriali in un comunicato: La Casa di Cura Sant’anna, con lettera datata  17 marzo 2016, comunicava,  l’avvio della procedura di mobilità con la quale evidenziava le ragioni tecniche, organizzative e produttive che hanno determinato l’eccedenza di personale pari a 22 dipendenti. Le ragioni di tale eccedenza derivano dalla disposizione di chiusura del reparto di “ Ostetricia: punto nascita e pronto soccorso ostetrico “, disposto dalla Asl n. 8 di Cagliari in dipendenza del provvedimento di conversione di 28 posti letto disposto dalla Regione Sardegna. Valutate  tutte le possibili opzioni concretamente percorribili, nonché le esigenze rappresentate dalle parti, tenuto conto degli impegni assunti e delle indicazioni dall’Assessorato Regionale alla Sanità e della Asl n. 8 di Cagliari, circa la prossima riconversione dei posti letto che, potrà consentire la rioccupazione di tutto o parte dei profili professionali impiegati nel citato  reparto “ Ostetricia: punto nascita e pronto soccorso ostetrico “  le  OO.SS con l’obiettivo di preservare il mantenimento degli attuali livelli di occupazione, hanno ricercato la soluzione più appropriata anche facendo riferimento agli ammortizzatori sociali attualmente vigenti. I

n data 18 maggio 2016, le parti hanno sottoscritto l’Accordo sindacale per il ricorso alla cassa integrazione in deroga, relativamente al periodo corrente dal 23.5.2016 al 23.8.2016 con conseguente presentazione della relativa istanza alla Regione Sardegna che, però, allo stato attuale non ha evaso la relativa pratica

Ad oggi, considerato che lo scenario per cui la Casa di Cura ha attivato la procedura di mobilità e la conseguente richiesta di cassa integrazione in deroga, che ricordiamo scade il 23 Agosto, preso atto dell’immobilismo e del l’indifferenza da parte dell’Assessorato alla Sanità e al Lavoro, al fine di salvaguardare il mantenimento dei livelli occupazionali, le OO.SS si riservano di mettere in atto eclatanti azioni di protesta, che verranno definite nell’assemblea dei lavoratori del 19 agosto.


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