Carceri, morto a Oristano l’ergastolano Mario Trudu

Il decesso è sopraggiunto in seguito a complicazioni polmonari


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Non ce l’ha fatta Mario Trudu, l’ergastolano arzanese affetto da sclerodermia polmonare e da adenocarcinoma alla prostata. L’uomo, 69 anni, si è spento ieri sera intorno alle 22 nel Reparto di Terapia intensiva dell’Ospedale San Martino di Oristano. Il decesso è sopraggiunto in seguito a complicazioni polmonari. “Esprimiamo sgomento e costernazione per una morte che – affermano Monica Murru, legale di fiducia di Trudu, e Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, che insieme hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica la vicenda sanitaria dell’anziano arzanese – è il risultato di una condizione di salute divenuta sicuramente sempre più critica presumibilmente per i ritardi nella cura della sclerodermia”.
“Nel ringraziare per la professionalità e l’umanità dei Medici e dei Sanitari dell’Ospedale “San Martino” che hanno cercato in tutti i modi di salvargli la vita, resta l’amarezza per i tanti ritardi nelle cure accumulatisi nel tempo. Il caso Mario Trudu resterà nella memoria di tanti non solo perché la sua scomparsa è avvenuta nello stesso giorno in cui la CEDU e la Consulta hanno riconosciuto l’incostituzionalità di una pena senza alcuna possibilità di recupero umano e sociale ma anche perché fa riflettere sul ruolo del carcere e della sanità penitenziaria. Non possiamo infatti dimenticare che spesso le preoccupazioni dei detenuti, dei loro familiari e dei legali di fiducia relativamente alle condizioni di salute della persona privata della libertà vengono sottovalutati talvolta con conseguenze nefaste se non funeste. Esprimiamo infine le condoglianze ai familiari di Mario Trudu che in queste settimane hanno vissuto giornate pesanti tra attese, speranze e disperazione”.


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