Sit in di agitazione degli agenti di polizia penitenziaria in stand by. Almeno per ora, secondo quello che fanno sapere i sindacati di categoria, in merito alla preannunciata manifestazione di protesta che si sarebbe dovuta svolgere questa mattina, davanti al Tribunale dei minori. Un dietrofront? Non proprio, sottolineano i firmatari del documento di denuncia, Roberto Melis (Osapp), Raffaele Murtas (Sinappe), Michele Cireddu (Uil Pa PP), Nino Manca (Cisl Fns), Alessandro Cara (Uspp) e Sandro Atzeni (Cgil Fp PP), che per ora si reputano in parte soddisfatti dei provvedimenti urgenti attuati dall’Amministrazione Penitenziaria: “Abbiamo preso atto dell’apertura al dialogo del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità – affermano – per questo, in attesa dell’incontro previsto per il prossimo 19 luglio, sono state soddisfatte alcune improrogabili richieste della vertenza Sardegna circa per la cattiva gestione dell’istituto penitenziario minorile di Quartucciu, come il trasferimento dei detenuti facinorosi e l’invio di unità di polizia penitenziaria. Per ora c’è una momentanea sospensione dello stato di agitazione – dicono i sindacati – ma non abbasseremo il livello di guardia a beneficio dei lavoratori”.
I PROBLEMI. Dentro l’istituto penitenziario di Quartucciu, c’è una situazione pesantissima e ingestibile: azioni repentine con pugni ai colleghi in servizio nelle sezioni detentive, armi realizzate artigianalmente nelle officine come balestre e frecce pronte per essere utilizzate, sono soltanto alcuni degli episodi più gravi che si sono verificati dentro le mura dell’istituto durante le giornate trascorse in servizio. L’intera struttura minorile può contenere sino ad un massimo di 20 detenuti, attualmente sono nove i minorenni soggetti ad esecuzione penale, mentre sono una ventina le guardie carcerarie, in forza alla struttura, che devono però far fronte a tutti gli incarichi specifici previsti, dalla portineria, gestione uffici e sorveglianza: “La situazione è abbastanza grave, Quartucciu è l’unico penitenziario minorile di tutta la Sardegna, si lavora in forte disagio, un ambiente insicuro,