Addestramenti speciali dei carabinieri in Sardegna.
Dall’inizio della loro costituzione, anche su specifiche disposizioni del Gen. Paolo Nardone (Comandante della Legione Carabinieri Sardegna) le nuove unità specializzate antiterrorismo A.P.I. (Aliquote di Pronto Intervento) e S.O.S. (Squadre Operative di Soccorso) hanno iniziato, pur in assenza di specifici allarmi, un percorso di addestramento finalizzato alla migliore integrazione operativa con i reparti dell’Organizzazione Territoriale (Stazioni, Nuclei Operativi e Radiomobili dei Comandi Compagnia e Reparti Operativi dei Comandi Provinciali), impegnati nelle aree urbane nell’ordinario controllo del territorio.
In particolare, nei giorni scorsi, in Cagliari, si è svolta una esercitazione interna (presso una caserma) che ha visto, in uno scenario simile a quelli che hanno dominato le cronache delle ultime settimane in Belgio, Francia e Germania, l’impiego delle A.P.I. insieme alle altre componenti operative del Comando Provinciale CC di Cagliari (pattuglie di Stazioni e Radiomobili, unità cinofile, oltrechè personale del Reparto Operativo, tra cui le Squadre Anti-Sabotaggio).
Scopo principale dell’esercitazione, cui ne seguiranno altre nelle prossime settimane anche nelle restanti macroaree dell’isola, è stato appunto quello di realizzare un unico complesso e articolato strumento operativo multidisciplinare che possa intervenire nella maniera più efficace in ogni tipo di situazione. Peraltro, specie in occasione di talune situazioni dove si registra un certo concentramento di persone (concerti, eventi sportivi, manifestazioni, ecc.) e in ogni circostanza in cui si ritenga possa essere utile farlo, pur in assenza di specifici allarmi, questo tipo di strumento (in parte visibile e in buona parte non visibile) è fruibile (come si sta già facendo da un po’ di tempo) a solo scopo preventivo, la qual cosa ha una straordinaria valenza anche sul piano del mantenimento e dell’aggiornamento delle procedure operative rispetto a tutti gli scenari reali (e non solo simulati) di effettivo impiego.
Vale la pena specificare che il particolare strumento operativo, al pari di quelli ordinari, è sempre sostenuto da un importante e quotidiano sforzo informativo di ogni reparto e di ogni militare, il cui risultato è a presupposto delle scelte dei tempi, dei modi e delle aree d’impiego di ogni strumento operativo.