Cara Martina, la vita ti sorriderà di nuovo e ritornerai felice

La bellissima lettera di Stefania Atzei alla ragazza cagliaritana che ha tentato il suicidio: “Mi ha ricordato esattamente la storia di una mia amica che compì lo stesso tragico gesto. Ora vive per la seconda volta grazie al cuore di chi le sta vicino: gioisce delle sue incertezze, si emoziona delle piccole cose ed è tornata ad essere felice”


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di Stefania Atzei

Leggo ora di una ragazza, Martina, che a soli 26 anni tenta il suicidio per aver perso il lavoro. Ora è in rianimazione.

Ho provato una sensazione di apnea nel leggere quelle poche righe che raccontavano di un dramma così terribile.

Rapidamente mi ha fatto tornare in mente quando, qualche anno fa, una mia amica d’infanzia fece la stessa cosa e per fortuna, oggi, questo è solo un triste ricordo di cui, solo in rari casi, ogni tanto si parla.

Non credo che la causa che ha portato Martina a compiere questo getto insulso sia stato il lavoro perduto. Forse e’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso ..quel vaso che ognuno di noi ha, e si riempie continuamente di tante cose più o meno felici e più o meno tristi, di solitudine, di affetti persi e di amori turbolenti, di incomprensioni e di errori, talvolta imperdonabili.

La mia amica aveva tutto ciò che gli altri potevano desiderare. Non le mancava nulla.A detta di molti era molto bella ma lei non se ne accorgeva nemmeno, anzi aveva pure dei seri complessi fisici. Un carattere molto forte che, per certi versi trasmetteva atteggiamenti altezzosi. Invece era tremendamente timida.

Ad un certo punto della sua vita il blackout. Il cervello va in nero, il cuore impazzisce.
Il suo comportamento diventa del tutto fuori luogo. Si chiude in sé stessa. Si isola dal mondo. Piange e ride senza mai una motivazione. 
In pochi comprendono , molti spariscono ed altri gioiscono. 
La roccia si stava sgretolando!

Io le sono stata vicino come ho potuto. Non sempre ero presente perché quel suo modo di fare urtava pure me. Alle volte mi spaventava anche il suo sguardo, il suo modo di stare in silenzio e gli spropositi che ogni tanto le uscivano dalla bocca.

Ricordo che aveva sempre freddo nonostante il tempo fosse buono. Tutto le creava panico. Sentiva tutto amplificato, mi diceva di sentire la testa vuota come fosse piena d’acqua e questo non le permetteva di sentire, dentro nell’anima, la vita che scorreva.

Poi la tenacia, le persone che le sono state vicine, poche molto poche, sono riuscite a farla vivere per una seconda volta.

Ora è molto cambiata. Gioisce delle sue incertezze, si emoziona per cose apparentemente di poco conto. Adora il silenzio,quel silenzio che prima la soffocava. Misura l’affetto, i baci e gli abbracci. Non sono cosa per tutti, dice.
Non fa progetti. Non le è rimasto granché del suo passato.
Ma ora è felice!

Martina credo si sentisse così. 
E vorrei che le arrivasse questo messaggio.
La vita è dura per tutti. Non possiamo cercare negli altri le soluzioni ai nostri problemi, perché è complicato stare appresso a chi sta male, a chi ha bisogno. Toglie le energie. Distoglie dalle nostra vita. Bisogna invece imparare a conoscersi, ad individuare i propri limiti perché sono quelli che poi alla fine ci strozzano e ci impediscono di essere vulnerabili e deboli. Perché ogni tanto è davvero bello sentirsi così, vulnerabili e deboli!
La mia amica pensava di poter fare tutto senza pensare mai al fatto che ognuno di noi può fare ciò che può, compatibilmente con sé stessi.
Un pesce d’altronde può solo nuotare, non può volare !

In bocca al lupo Martina!
Vedrai la vita prima o poi ti sorridera’ di nuovo .


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