“Renzi è un latitante politico, in perenne fuga dalle sue responsabilità”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna, commentando le dichiarazioni del presidente Pigliaru riguardo al cosiddetto patto per la Sardegna.
“Un anno fa –prosegue l’esponente azzurro- davanti al Mater Olbia il premier prometteva un immediato ritorno dopo l’estate 2015 per parlare di soluzioni e non più di problemi, ma nessuno ha più visto lui né i suoi rimedi miracolosi. Dopo un incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il presidente Pigliaru parlò di un esame preliminare delle priorità da affrontare.
Una settimana fa, complice il clima pre-elettorale, sembrava che la svolta fosse imminente e oggi leggiamo che è lo stesso Pigliaru a dichiarare l’accordo sarà firmato quando ci saranno certezze. Finora l’unico patto firmato – evidenzia l’esponente azzurro- è l’accordo patacca con cui la Sardegna è stata imbrogliata sui soldi ancora dovuti dallo Stato. L’esecutivo continua pubblicamente a millantare risultati strabilianti, ma poi è costretto, dopo aver ritirato tutti i ricorsi promossi da noi, a proporne un altro per tentare disperatamente di rimediare alla propria follia politica.
Ecco cosa scrivono loro stessi nell’atto di promovimento:Appena 17 mesi dopo la stipula e 15 mesi dopo il suo recepimento da parte del legislatore statale, le chiarissime clausole di quell’accordo tra lo Stato e la Regione sono state stravolte con il comma 680 impugnato. In conclusione, infatti, il comma in esame: impone nuovi contributi alla finanza pubblica a carico della Regione Sardegna, senza far precedere tale imposizione da una regolazione pattizia tra lo Stato e la Regione; impone alla Regione Sardegna di conseguire risparmi di spesa in settori che sono definiti non in via autonoma dalla Regione medesima bensi’ con decisione assunta dalle altre Regioni e Province Autonome (che, in forza del comma in oggetto, si trovano ad avere un titolo per ingerirsi nelle determinazioni di bilancio della Regione Autonoma della Sardegna) o addirittura dello Stato; recando una clausola di salvaguardia del solo accordo stipulato tra lo Stato e la Regione Trentino-Alto Adige e le Province Autonome di Trento e Bolzano, ha violato l’accordo stipulato dallo Stato con la Regione Autonoma della Sardegna in data 21 luglio 2014 e ha derogato le previsioni di cui ai commi 9-12 dell’art. 42 del d.l. n. 133 del 2014 che avevano recepito le clausole del predetto accordo; in particolare, e’ violata la clausola di cui all’art. 3 del predetto accordo, trasposta nell’art. 42, comma 10, del d.l. n. 133 del 2014, che stabilisce che la Regione Sardegna garantisce l’equilibrio del proprio bilancio ai sensi dell’art. 9 della legge n. 243 del 2012. Insomma – evidenzia Cappellacci- Renzi gli ha sfilato un miliardo sotto il naso e loro finora non hanno battuto ciglio. Non firmino altri accordi-fregatura e si apra una seconda vertenza, senza sconti, con lo Stato per ottenere la restituzione del maltolto, che veda il pieno coinvolgimento di tutti”.