Capoterra, pioggia di doni per Sharon e Simone: “Ci hanno regalato anche passeggini per le nostre figlie”

Dalle lacrime e disperazione per la casa distrutta dal fuoco al sorriso per i tanti regali ricevuti. Sharon Madau e Simone Dessì: “Ci hanno portato anche piumoni e padelle. Abbiamo ricevuto anche la telefonata del sindaco Dessì, grazie a tutti”


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Dopo le lacrime, arrivano i sorrisi. Sharon Madau e Simone Dessì, la coppia di giovani disoccupati di Capoterra messa in ginocchio dall’incendio che, venerdì sera, ha reso inagibile la loro abitazione in via del Parco 6. Le fiamme hanno divorato tutto: “Letti, cassapanche, seggiolini”. Un problema con la “P” maiuscola per la coppia, sposata da pochi anni e con tre figlie piccole da dover mantenere. “Aiutateci, ci servono vestiti e latte”, questo l’appello lanciato ieri dalla 23enne e dal 28enne su Casteddu Online. E il loro sos non è rimasto inascoltato, anzi: tra ieri e oggi hanno ricevuto decine di visite nella loro “casa temporanea”, quella dei genitori del ragazzo. “Ci hanno donato dei passeggini nuovi e anche delle coperte e dei giochi per le nostre bambine, siamo commossi. C’è stato un via vai continuo, è arrivata gente di tutte le età”, racconta la coppia. Nelle ultime ore sono ritornati “dai carabinieri, e abbiamo parlato nuovamente con i Vigili del fuoco. Purtroppo la casa resta off limits, ma pian piano riusciremo a rimetterla a posto”, I danni, effettivamente, sembrano essere ingenti: a scatenare il rogo è stato, probabilmente, un corto circuito partito da un televisore nuovo.

 

Il peggio, però, sembra già essere alla spalle: “Stiamo ritornando a sorridere”, spiega Sharon Madau. E, ieri, ha ricevuto una telefonata inaspettata: “Il sindaco Francesco Dessì ci ha espresso tutta la sua solidarietà e ci vuole incontrare, giovedì prossimo, proprio nella sua stanza del Comune. Spero che possa aiutare mio marito, disoccupato come me, un’opportunità lavorativa. Ne abbiamo davvero tanto bisogno, noi e le nostre tre figlie vogliamo vivere una vita normale, come tutti gli altri”.


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