Capo Ferrato, il grido disperato dei dipendenti del camping: “Non vogliamo perdere il lavoro”

Tutti i dipendenti del Camping Tiliguerta hanno sottoscritto una lettera aperta chiedendo alle Istituzioni competenti di fissare un incontro imminente con il management della società Spiaggiadoro srl. L’obiettivo è concordare quanto prima delle soluzioni alternative da porre in essere per dare un futuro alla struttura ricettiva e non perdere il lavoro


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Tutti i dipendenti del Camping Tiliguerta hanno sottoscritto una lettera aperta chiedendo alle Istituzioni competenti di fissare un incontro imminente con il management della società Spiaggiadoro srl. L’obiettivo è concordare quanto prima delle soluzioni alternative da porre in essere per dare un futuro alla struttura ricettiva e non perdere il lavoro.

“”Alcuni di noi da anni, altri da meno tempo, – si legge nella lettera – dedicano a questa struttura il massimo impegno per garantire un soggiorno indimenticabile ai nostri ospiti e ai loro amici a quattro zampe che desiderano trascorrere, nel nostro campeggio, le loro vacanzeLa spiacevole situazione, in cui ci troviamo coinvolti in questi giorni, ci rende profondamente dispiaciuti e preoccupati. Vogliamo, con queste poche righe, rivolgerci alle autorità competenti per far arrivare loro il nostro messaggio: aiutateci a non far morire questa splendida realtà che, da anni, è il punto di riferimento per molti turisti italiani e stranieri oltre che per noi e per le nostre famiglie”.

Ad oggi i lavoratori del Camping Tiliguerta sono complessivamente 47, tutti regolarmente assunti, di cui 20 donne e 27 uomini, la maggior parte di età compresa tra i 38 e i 60 anni. La società Spiaggiadoro srl da sempre investe una parte considerevole del proprio budget nella formazione dei lavoratori, che non si limita alla stagione estiva ma continua anche in inverno. Vengono proposti programmi didattici per perfezionare le lingue straniere e corsi di specializzazione professionale specifica sulla base delle competenze di ciascuno.

“”Nella scorsa stagione – ha precisato Laura Deiana, Amministratore Delegato Spiaggiadoro srl – le persone assunte dal Camping Tiliguerta erano 70. Purtroppo, dopo il sequestro cautelare preventivo di due terzi della struttura, ad aprile non abbiamo potuto riconfermare 10 delle persone che generalmente venivano impiegate dalla primavera fino alla fine della stagione; a causa del perdurare della situazione in cui siamo coinvolti, siamo stati costretti a rinunciare anche a 13 lavoratori stagionali che fino allo scorso anno venivano impiegati nei 5 mesi di alta stagionalità. Qualora si procedesse a un dissequestro in breve tempo, i lavoratori potrebbero essere reintegrati; al contrario, se la situazione del sequestro dovesse persistere, speriamo di non dover intervenire, nostro malgrado, con tagli più drastici”.

“In un momento in cui nel Paese stiamo assistendo a una profonda crisi economica generalizzata che compromette tutto il settore industriale determinando la chiusura di grandi aziende, considerando che in Sardegna il tasso di disoccupazione è di oltre il 15%, la Regione non può consentire che il Camping Tiliguerta, un’azienda solida riconosciuta come una delle strutture migliori di glamping a livello nazionale ed europeo, fallisca. Il settore turistico, determinante per l’economia dell’isola, va salvaguardato e chi fa impresa va tutelato. Questa lettera aperta ci rende orgogliosi, – ha concluso Laura Deiana – e ci dà la forza per non mollare: i nostri dipendenti, la nostra famiglia, sono uniti e compatti. Con loro, e per loro, possiamo vincere questa battaglia”.


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