Capo Carbonara, recuperata una tartaruga marina in difficoltà

Un esempio di cooperazione tra cittadini e Aree Marine Protette


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Mercoledì 9 aprile, alle ore 9:00 , Area Marina Protetta di Capo Carbonara, ha ricevuto la
segnalazione da parte del Sig. Ignazio Scano, “operatore autorizzato alla pesca artigianale in AMP della cattura accidentale di un esemplare di tartaruga marina nelle reti che salpava presso l’Isola dei Cavoli ad una profondità di circa 25 mt in località punta rossa.
È stata così avviata la procedura d’intervento attraverso la quale i biologi marini dell’AMP e la
Polizia Ambientale Locale, nella persona di Giangiacomo Corongiu, si sono recati al porto per
accogliere l’animale, consegnatogli direttamente dal Sig. Scanu.
L’esemplare, un subadulto appartenente alla specie Caretta caretta è apparso da subito reattivo,
energico e senza evidenti ferite. È stato trasportato poco dopo presso il centro di primo soccorso Su
Stangioni per il suo mantenimento e monitoraggio prima del trasferimento presso il centro C.Re.S.,
dagli operatori del centro, per il ricovero e indagini medico veterinarie approfondite circa il suo
stato di salute. Qualora gli accertamenti confermassero lo stato generale di buona salute, la Caretta
caretta potrà essere reintrodotta in natura, non appena le condizioni meteo marine risultino ottimali.
L’Area Marina Protetta di Capo Carbonara fa parte insieme al C.Re.S. – Area Marina Penisola del
Sinis Isola di Mal di Ventre e le altre AMP della Sardegna della Rete Regionale per la
Conservazione della Fauna Selvatica marina, coordinata dalla RAS – Assessorato Difesa Ambiente
– Servizio Tutela della Natura.
L’immediatezza dell’intervento non sarebbe stata possibile senza la collaborazione tra cittadini locali
che mostrano sempre più sensibilità e responsabilità nei confronti della tutela dell’ambiente e di
specie protette e vulnerabili quali le tartarughe marine.
Testimoni di questo evento sono stati i partecipanti del corso “Tecnico della gestione di aree
Protette, parchi e oasi naturalistiche”, che stanno svolgendo lo stage presso l’AMP stessa hanno
così potuto vivere di persona e partecipare con entusiasmo all’evento.

Giulia Erdas


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