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“Il Presidente della Regione e l’Assessore all’Istruzione devono intervenire sulla realizzazione del laboratorio di cucina per l’Istituto Azuni di Cagliari e sulla possibilità di promuovere accordi con altri Istituti o strutture dotati di cucina di Cagliari o nelle vicinanze, fino a risoluzione del problema, per consentire agli studenti lo svolgimento delle lezioni pratiche del corso alberghiero e di enogastronomia”. Lo dichiara Giampaolo Diana, Presidente del Gruppo Pd, che sulla problematica ha presentato un’interpellanza in Consiglio Regionale.
Dopo quattro anni di promesse – spiega Diana – l’Istituto alberghiero Azuni è ancora privo di un laboratorio di sala e cucina dove gli studenti devono poter svolgere l’attività fondamentale di pratica di cucina del corso. Da qui lo stato di agitazione più che comprensibile dei docenti, studenti dell’Istituto e dei loro genitori, uniti nella protesta sull’inaccettabile situazione che la Provincia propone di tamponare per l’anno in corso portando gli studenti all’Istituto alberghiero di Pula.
Il viaggio sino a Pula – continua il Capogruppo – comporterebbe soltanto un dispendio di energie e di tempo sia per gli alunni che per i docenti accompagnatori. L’orario di laboratorio inoltre verrebbe ridotto in quanto, per le classi terza e quarta, in base al piano di studi, è previsto che devono poter realizzare sei ore settimanali di laboratorio. Ciò rappresenta un forte rischio, dal punto di vista didattico e motivazionale, per i ragazzi che hanno operato una scelta orientata verso il sapere pratico.
Cappellacci e l’Assessore all’Istruzione – conclude Diana – devono poter promuovere delle soluzioni alternative, come la possibilità di verificare accordi con strutture più vicine che abbiano una mensa, quali ad esempio l’Hotel Regina Margherita o l’Istituto tecnico Agrario Duca degli Abruzzi di Elmas, considerato che in quest’ultimo caso consentirebbe inoltre di realizzare una filiera dal produttore di materie prime con gli studenti dell’agrario, al produttore di prodotti lavorati con gli studenti dell’enogastronomico”.