Cantiere di via Roma a Cagliari: “Trovate mura romane, una vasca e l’acquedotto: c’è il rischio di un lungo stop”

Polastri, Psd’Az: “Stupisce che non si possa procedere con i lavori in tutta l’area di cantiere attorno ai resti rinvenuti, badando alla loro tutela. Mi domando se dovessero sbloccare per poi bloccare ancora in caso di altre sorprese, quando verrebbero ultimati questi benedetti lavori?”


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“Mura romane, una porzione di vasca stuccata, con accanto un tratto di acquedotto?  Ma qualcuno ha capito cosa è stato scoperto esattamente in via Roma a Cagliari, importante a tal punti da determinare il blocco dei lavori da parte della Soprintendenza?” La denuncia è di Marcello Polastri, consigliere comunale Psd’Az. L’esponente sardista, noto per le attività speleologiche in città, teme che i ritrovamenti possano rallentare ulteriormente i lavori per la riqualificazione di via Roma. “Quel che è certo è che sull’inevitabile allungamento dei tempi per i lavori in via Roma dopo le “scoperte”, era evidente cosa nasconde il sottosuolo della zona ad elevato “rischio archeologico”. Basti pensare che alcune preesistenze emersero anni fa, solo che non furono geo-referenziate. Quindi stupisce che non si possa procedere con i lavori in tutta l’area di cantiere attorno ai resti rinvenuti, badando alla loro tutela. Mi domando se dovessero sbloccare per poi bloccare ancora in caso di altre sorprese, quando verrebbero ultimati questi benedetti lavori?

Ecco perché proporrò che anziché bloccare, si possa procedere scoperchiando quanto necessario, nel rispetto del progetto complessivo, in modo da mettere a nudo il paleosuolo, ovvero la roccia che diede ospitalità ai segni dei nostri predecessori e  fare le valutazioni d’insieme necessarie, sia  procedere in tutta l’area di cantiere anziché bloccare, per non paralizzare la città”.


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