Non si parla d’altro nella città dell’hinterland cagliaritano se non della metamorfosi della viabilità: nuovi sensi di marcia, piste ciclabili ma soprattutto le rotatorie che serviranno a snellire il traffico e a regolarlo. Una rivoluzione, insomma, alla quale i cittadini e tutti coloro che transitano per il centro si dovranno abituare: i cantieri sono ancora, pressoché, in atto, impossibile non registrare disagi. Per le valutazioni finali occorrerà attendere ed, eventualmente, apportare ulteriori modifiche. “Lunedi inizieranno i lavori di scarificazione e bitumazione dell’asfalto nelle rotonde,
cui seguirà il tracciamento della segnaletica stradale.
Non penso che sarà necessaria la chiusura totale al traffico, ma capirete bene quanto sia sconsigliabile, per chi ne ha la possibilità, il passaggio nei dintorni delle rotonde, al fine di limitare gli ovvi disagi al traffico” ha comunicato il sindaco ai cittadini.
“In tutti questi mesi, oltre alle nostre osservazioni personali, con l’assessore Alessia Meloni e con l’amministrazione, abbiamo raccolto e condiviso le tante segnalazioni e dubbi che ci sono giunte o abbiamo letto.
Alcune pertinenti e meritevoli di attenzione, altre meno.
La mia rassicurazione è che stiamo mettendoci il massimo dell’attenzione e cura possibile”. L’ultima novità riguarda i lavori della rotonda tra via Piave e Corso Africa, l’incrocio “maledetto”, che è stato teatro di decine di sinistri.
Il progetto in generale riguarda anche le altre due rotonde tra via Cagliari, via Carmine e via Sardegna. Anche come specificato dal primo cittadino, non sono mancate le osservazioni a riguardo: positive e negative. Tra queste ultime, quella del portavoce di FdI Massimo Carboni: “Stiamo vivendo una condizione paradossale, Assemini vantava una rete viaria all’avanguardia per capacità di snellire il traffico veicolare, con buoni risultati anche sulla sicurezza stradale. Senza una preventiva valutazione e senza aver prima elaborato un Piano del traffico, sono state realizzate opere e sensi unici che hanno rovinato la funzione dei corsi, aumentando il traffico e l’inquinamento, ma anche ridotto i parcheggi a danno del piccolo commercio. Nel frattempo lo stato delle strade e dei marciapiedi versa in uno stato di evidente abbandono.
Tanti soldi pubblici spesi per costruire piste ciclabili pericolose e talvolta non rispettose delle norme, come lo è in gran parte anche la nuova segnaletica.
Anche le nuove rotonde stanno ottenendo un risultato poco apprezzato, a causa di marciapiedi sovradimensionati che, nell’insieme, restringono a dismisura le carreggiate. Intanto, il cemento aumenta a discapito di spazi verdi e fioriti.
Per non parlare del passaggio pedonale con parcheggi in linea realizzato in via Olimpia, lungo la stazione ferroviaria.
Questo è il frutto di una gestione chiusa ed autoreferenziale che non risponde alle priorità di una città sempre più degradata”.