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Lacrime amare per gli evasori del canone Rai: multe salate sino a 5.000 euro per chi è stato evasore in passato, in questi ultimi dieci anni. In pratica la sanzione sarà calcolata in questo modo: 100 euro all’anno per 10 anni, il tutto moltiplicato per 5, che sarebbe la penale. Il soggetto in questione potrà dimostrare con fattura o scontrino di possedere la tv dal 2015, altrimenti sarà costretto a pagare arretrati, interessi e sanzioni. Il canone Rai nella bolletta elettrica, contenuto nella Legge di Stabilità 2016, inciderà quindi nella vita quotidiana dei cittadini. Ecco quali sono, per ora, le decisioni dell’esecutivo: la tassa verrà pagata per intero nella prima bolletta del 2016 successiva alla scadenza del canone, tra a gennaio e febbraio. Non è prevista nessuna possibilità di rateizzazione e sarà dovuto a tutti i possessori di un contratto di energia elettrica, nella cui bolletta si aggiungerà alla lista delle tante voci del distributore (Enel o altri gestori). Il principio è che il possesso di un allaccio alla rete elettrica implica quello di un apparecchio tv. Diversamente a quanto si era detto inizialmente, il canone sarà dovuto solo per i possessori di apparecchi tv e non per altri dispositivi come computer o smartphone. Quindi per chi possiede esclusivamente questi dispositivi è garantita l’esenzione. Inoltre, sono esentati dal pagamento di più canoni i possessori di più abitazioni, anche se dotate di altrettanti apparecchi tv. Il canone, dunque, diventa una tassa personale, legata al contribuente e non ai dispositivi di ricezione nelle sue concrete disponibilità. L’importo del canone sarà inserito in bolletta in una voce separata, proprio per evitare di confondere l’utente e dargli la possibilità permettergli di discernere le spese per l’energia elettrica. A stabilirlo è l’Antitrust, che ha dato parere favorevole alla misura, sottolineando tuttavia la necessità di separare le voci in bolletta in modo inequivocabile. Ma non è ancora tutto definito: le disposizioni conclusive infatti arriveranno solo dopo 45 giorni dall’approvazione della Legge di Stabilità. Tra l’altro, ci sono ancora alcune cose da definire sia sulle esenzioni che su morosità e mancati pagamenti arretrati.