Cannabis sativa e proroga dei sindaci, il governo impugna altre due leggi della Sardegna

Sono ben 15 i provvedimenti portati in corte costituzionale da inizio legislatura. Secondo il consiglio dei ministri c’è stato un eccesso di competenze rispetto allo Statuto.


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Due leggi regionali approvate dal consiglio regionale della Sardegna sono state impugnate dal consiglio dei ministri, licenziate il 30 marzo scorso. Si tratta del provvedimento per il sostegno e la promozione della cannabis sativa e di quello che porta da tre a quattro il numero massimo di mandati possibili consentiti ai sindaci di Comuni fino a tremila abitanti, da due a tre quelli a sindaci di centri dai tre ai cinquemila abitanti, e che cambia le regole sul reclutamento dei segretari comunali consentendo l’iscrizione all’Albo ai vicesegretari senza bisogno di superare il concorso previsto. E’ la quindicesima legge sarda impugnata dal governo, perché in entrambi i casi la regione le competenze attribuite dallo Statuto.


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