Camerieri nei ristoranti della movida del sud Sardegna e stranieri senza permesso, ecco i 104 nuovi furbetti del reddito di cittadinanza

C’è anche chi portava piatti e bicchieri, in nero, e intascava a fine mese il bonus, spesso con la complicità del ristoratore. E chi, arrivato dall’estero, aveva trovato uno stipendietto sicuro imbrogliando il Caf. L’avviso della Guardia di Finanza: “Non andiamo in ferie, intensificheremo i controlli per tutta l’estate”


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Il lavoro ai tavoli fatto in nero, senza uno straccio di contratto. Il turno che finisce, il gettone giornaliero in tasca e, a fine mese, il reddito di cittadinanza, intascato perchè “senza lavoro”. O l’arrivo in Sardegna dall’estero, i dieci anni non trascorsi prima di ottenere la cittadinanza ma, presentando carte false al Caf di turno, il bonus del Governo garantito. Sono, anche, camerieri e stranieri i nuovi 104 furbetti del reddito di cittadinanza scoperti in Sardegna, nella zona del Cagliaritano. Non solo il capoluogo, stando a quanto si apprende dalla stessa Guardia di Finanza, ma anche località chic come Villasimius e Chia. Con i gestori di locali conniventi, se non per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, per il lavoro in nero. E, infatti, saranno proprio i titolari di locali food, e di realtà che operano nell’edilizia e nel turismo, a dover aprire il portafogli e pagare multe sino a 10800 euro. Per chi ha incassato per mesi, o per anni, il reddito di cittadinanza, con la Finanza che ha scoperto un buco di 573mila euro, scatteranno invece le classiche procedure di restituzione dei denari indebitamente percepiti.
“Continuiamo con la nostra opera di controllo”, spiega, dalla caserma provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Andrea Aurora. “Non andiamo mai in vacanza, siamo sempre operativi e, per tutta l’estate, continueremo i controlli e, anzi, li intensificheremo, andando sia a Cagliari sia nelle città del sud della Sardegna che, da tradizione, sono tra le principali mete turistiche”. La task force contro i furbetti del reddito, quindi, è confermata: si preannuncia un’estate molto calda, con tanti altri lavoratori, in nero e col bonus garantito ogni quattro settimane, che potrebbero essere scoperti dai finanzieri.