Calenda all’attacco: “Questa manovra è una grande presa in giro degli italiani”

Il leader di Azione e fondatore del terzo polo con Italia Viva di Renzi tende però la mano a Giorgia Meloni: “Siamo disponibili a dare il nostro contributo per migliorarla, non diventi il governo di Salvini”


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“Questa manovra è una grande presa in giro: innanzitutto degli elettori della destra. Tutte le promesse elettorali sono state disattese. Pensate che Berlusconi ha fatto tutta la campagna elettorale promettendo il raddoppio delle pensioni minime a mille euro. Sapete quanti soldi gli arrivano rispetto alla normale rivalutazione? Sei euro al mese. Non c’è una visione del Paese, non c’è niente. Alla fine succederà quello che è sempre successo: la pressione fiscale aumenterà. È una manovra totalmente priva di idee”. Così Carlo Calenda, leader di Azione e fondatore del terzo polo con Renzi – il terzo polo ha superato la Lega nell’ultimo sondaggio – attacca a testa bassa la manovra presentata ieri da Giorgia Meloni e dai suoi ministri.

Calenda però non invoca la piazza, come Letta e Conte che vanno però ognuno per conto proprio, si dice invece disponibile a contribuire a migliorarla. “La nostra contromanovra propone più investimenti, più welfare familiare, meno assistenzialismo, meno mance, più attenzione all’implementazione delle misure. Siamo disposti a parlarne insieme alla Presidente del Consiglio. Meloni eviti che il suo governo diventi quello di Salvini”.