Cala Giunco e Porto Carbonara, alt cemento nei gioielli di Villasimius

Nuova doccia fredda per Zuncheddu e gli altri imprenditori. In questa intervista il sindaco Tore Sanna spiega perchè le bellezze di Villasimius non saranno intaccate neppure dal nuovo piano paesaggistico

Niente cemento nei due paradisi di Villasimius: Cala Giunco e Porto Carbonara. Il Sindaco di Villasimius Tore Sanna precisa su ciò che è stato detto e scritto sulla lottizzazione di Cala Giunco e su un’altra lottizzazione di cui nessuno parla, quella di Porto Carbonara che si trova sulle alture della zona del Cormoran.

 

Tore Sanna, è vero che con il PPS approvato dalla Giunta Cappellacci, la lottizzazione di Porto Giunco del gruppo Immobiliareuropea facente capo a Sergio Zuncheddu, è a rischio ”ripescaggio”?

 

No, per quanto riguarda Cala Giunco, l’amministrazione comunale non è stata uno spettatore terzo e indifferente, ma attore principale, proponendo i ricorsi e le resistenze che i diversi livelli giurisdizionali hanno accolto. Subito dopo, con deliberazioni di Consiglio e di Giunta, si è iniziata la restituzione degli oneri di urbanizzazione ( oltre 400000 euro), e sono in corso di retrocessione le aree  a suo tempo cedute come standards dalla ditta lottizzante. Di conseguenza, tali atti, renderanno impossibile qualsiasi ripescaggio con effetti retroattivi. Aggiungo che condivido con altri la dura vigilanza e opposizione alle scellerate scelte di questo governo regionale ( flotta sarda, tutti i piano casa con annesse porcate per operazioni immobiliari passate sotto silenzio e col voto dell’intero Consiglio regionale, Usi Civici, Golf, e da ultimo PPR/ PPS). Ribadisco la determinata azione di contrasto del Comune di Villasimius al caso specifico e a qualche altro simile.

 

Per quel che riguarda la lottizzazione Porto Carbonara cosa si è fatto?

 

 La lottizzazione di Porto Carbonara è stata bloccata come Cala Giunco e si è arrivati alla stessa conclusione. A breve si procederà anche in questo caso alla restituzione degli oneri di urbanizzazione. In pratica queste lottizzazioni non esistono più. Chi ha scritto che possono essere resuscitate non è al corrente della reale situazione. Inoltre la convenzione è scaduta e quindi dovrebbero ripresentare tutto e non verrebbe approvato.

 

Cosa ne pensa del PPS approvato dalla Giunta Cappellacci?

 

La Giunta regionale sta solo pagando la cambiale. Cappellacci è diventato Presidente della Giunta regionale, avendo come punto più importante del suo programma lo smantellamento del PPR. I suoi azionisti più importanti sono tutti quei cementificatori piccoli o grandi di tutta la Sardegna. Nella stragrande maggioranza sardi a cui non importa  del  bene e dell’interesse generale, e che sono convinti che fare turismo sia fare speculazione immobiliare. E quindi in nome e per conto della speculazione immobiliare che ha come unico tornaconto il loro interesse privato, pretendono di poter fare quello che vogliono, non solo lungo le coste ma nelle città, dentro i paese ecc…  L’azione di Cappellacci non mi meraviglia affatto, anzi meraviglia che lo stia facendo con molto ritardo, perché lui aveva promesso di farla nei primi due anni della sua legislatura. Non ci è mai riuscito e non ci riuscirà neanche questa volta. E’ un intervento che risponde a quella logica. L’operazione che andrebbe fatta soprattutto da parte di chi come me o come  le forze politiche e le associazioni ambientaliste che si oppongono a questo, è quella di cercare di spiegare alla gente che smantellare il PPR, significa la distruzione della risorsa più importante che abbiamo da poter utilizzare per reimpostare tutto il nostro sviluppo. Se ci bruciamo anche questa risorsa ci giochiamo tutto. Far capire alla gente che il PPR di Soru può anche essere corretto e modificato, ha bisogno di aggiustamenti sotto il profilo delle procedure che devono essere snellite, ma non di demolizione e sostituzione con strumenti che di salvaguardia hanno ben poco e che riaprono la corsa alla cementificazione.