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Milioni di euro (2,6 per l’esattezza) “detenuti” all’estero, in una banca inglese. Piccolo particolare: il Fisco italiano non ne sapeva nulla. A finire nei guai è un cagliaritano: gli uomini della Guardia di Finanza hanno scoperto il “tesoretto” grazie a un approfondito lavoro di intelligente. Tra il 2016 e il 2018 l’uomo ha trasferito oltremanica 2615548 euro. Un patrimonio mai dichiarato e una dichiarazione dei redditi “speciale”, il cosiddetto Quadro RW, mai compilato. Si tratta di un documento obbligatorio per chi ha ricchezze detenute all’estero ma risiede in Italia, necessario per determinare le due relative imposte patrimoniali, la IVIE (imposta sugli immobili detenuti all’estero) e la IVAFE (imposta sulle attività finanziarie detenute all’estero) e riguarda beni patrimoniali quali, per esempio, immobili, oggetti preziosi, ma anche depositi o conti correnti che si trovano “fuori confine”.
I finanzieri hanno segnalato il caso del cagliaritano “furbetto” all’Agenzia delle Entrate, che dovrà “staccare” una multa compresa tra il 3 ed il 15% dell’importo trasferito e non dichiarato.