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Una camera per gli studenti universitari in abitazioni popolari nei quartieri di Is Mirrionis e San Michele.
In via sperimentale a Cagliari, il Comune ed Ersu, promuovono la sperimentazione della “Coabitazione Sociale” tra gli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale comunale di Is Mirrionis e San Michele e gli studenti universitari e lavoratori dell’università fuori sede.
Il progetto è stato presentato oggi in una conferenza stampa, tra gli altri, dal sindaco Massimo Zedda, dall’assessore della Pianificazione Barbara Cadeddu, dal Prorettore Vicario dell’Università di Cagliari Francesco Mola e dal presidente dell’Ersu Luca Funedda.
“È una sperimentazione che precede un sistema di protezione sociale all’avanguardia da replicare poi su vasta scala” hanno detto dal Comune. In sostanza una camera dell’ abitazione di case comunali sarà assegnata a degli studenti fuori sede che li vivranno in una situazione di partecipazione sociale.
Per iniziare i numeri sono ancora ridotti infatti si sistemeranno solo 16 studenti che ne hanno i requisiti e ci sarà un eventuale graduatoria tra le richieste, il costo per il Comune sarà di 40 mila euro anticipate e poi probabilmente restituite da fondi Europei.
Gli studenti parteciperanno a delle spese dell’abitazione per un massimo di 50 euro e assumeranno l’impegno di partecipare a delle attività sociali come fare la spesa, aiutare a mettere in ordine la casa o ancora fare compagnia agli anziani proprietari per qualche ora. Un processo sociale quindi che tende a trasformare gli studenti da semplici ospiti ad elementi che si inseriscono nella vita dell’abitazione.
I locatari individuati sono circa 300 e i destinatari sono preferibilmente persone anziane e che vivono spesso sole e che mettono a disposizione una camera con la possibilità quindi di essere reinseriti anche nel vivere sociale. Queste persone quindi riceveranno solo 50 euro come contributo all’utenza e dei piccoli aiuti dagli studenti come spiegato prima..
“Il problema alloggi per gli studenti” ha sottolineato il sindaco Massimo Zedda “si inserisce nelle problematiche che ha posto il rettore, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, sulle esigenze di offrire dei servizi tali affinché l’università di Cagliari sia appetibile. L’alloggio è il maggior costo che coincide probabilmente con la metà del budget degli studenti e per questo va aggredito e si deve tentare di risolverlo per fare in modo che l’università sia veramente accessibile a tutti”.
Per l’assessore Barbara Cadeddu: “la Coabitazione Sociale é un primo programma di un progetto più ampio e di un pacchetto di azioni integrate che coinvolgono diversi attori. Obiettivo è quello di rispondere a un bisogno importante e far diminuire l’esclusione sociale per i quartieri di San Michele e Is Mirrionis. Coinvolge anche Ersu e Università perché chiede agli studenti fuori sede di assumersi delle responsabilità attive nella convivenza.
Un progetto del genere, oltre a essere coraggioso, è importante perché può diventare un laboratorio di ricerca e può avere interessanti ritorni nella società”.
Guardate il video con l’intervista all’assessore Barbara Cadeddu e l’intervento del sindaco Massimo Zedda.