Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Chi l’avrebbe immaginato che dopo il rigore (dubbio) realizzato da Donnarumma alla Sardegna Arena che decideva la vittoria del Brescia alla prima di campionato, il Cagliari si sarebbe ritrovato nelle posizioni di vertice della classifica di serie A, davanti a squadre che sulla carta vantano ambizioni più importanti rispetto alla squadra di Maran. L’approccio al campionato ci era apparso difficoltoso e complicato, visto che la squadra doveva gestire nuovi innesti a centrocampo, con Cragno infortunato e con la perdita di Pavoletti nella stessa partita “maledetta” con il Brescia. I riferimenti alla rinomata superstizione di Cellino, potrebbero giustificare una prestazione così confusa che ha dato al Cagliari la prima sconfitta interna di questo campionato, ma la squadra ha saputo reagire in fretta e già dalla gara successiva, persa in casa con l’Inter (solito rigore dubbio) gli undici rossoblù hanno mostrato segnali di ripresa. La partita di Parma segna la svolta: il Cagliari vince e convince e nonostante l’ assenza di Nainggolan, mostra una grande combattività a centrocampo che da la possibilità ad una punta veloce come Simeone, di liberarsi negli spazi, da questa partita i ragazzi di Maran hanno sempre centrato risultati positivi, con prestazione sempre più avvincenti, caratterizzata da una grinta e una velocità che non avevamo mai visto prima. A questo punto è fuori di dubbio che la squadra sta trovando la consapevolezza nei propri mezzi, lo notiamo soprattutto in trasferta, quando cerca di imporre il proprio gioco già dal fischio d’inizio, una squadra che poteva vincere anche a Torino e con un po’ di fortuna anche a Roma, questo la dice lunga sulle potenzialità dei rossoblù. E’ evidente che la squadra tende a imporre il proprio gioco quando viene attaccata, mentre trova qualche difficoltà quando deve attaccare, certo la partita di Bergamo è stata un capolavoro tattico e tecnico, ma questo non può accadere sempre e già a partire da domenica con la Fiorentina, bisognerà mantenere la concentrazione al massimo, gestire l’entusiasmo ed utilizzarlo per imporre le proprie strategie di gioco. Ormai la squadra ha una sua personalità di gioco che può essere interpretata da diversi protagonisti, Nainggolan sulla tre quarti avversaria è un giocatore micidiale eche non si risparmia nell’andare a lottare palla su palla a centrocampo, Rog e Nandez difendono e attaccano con grande intensità e anche le punte Simeone e Joao Pedro, si sacrificano molto in copertura, pronti a ribaltare l’azione nei momenti propizi, soprattutto nei lanci improvvisi che il “Professore” Cigarini è solito fare. Se la squadra è una delle meno battute del campionato, il merito è anche dei difensori centrali e dei terzini che spingono molto in avanti, costringendo gli esterni avversari ad continuo movimento lungo le fasce che ne e le giocate in avanti. Insomma, i ragazzi di Maran visti sino ad oggi, sono un’orchestra che suona a meraviglia, una sintonia che fa impazzire i tifosi e suscita il consenso dei commentatori buongustai del calcio nazionale. Con la grinta e la determinazione vista domenica a Bergamo, nessun risultato è precluso, un avviso per gli spettatori che domenica prossima gremiranno la Sardegna Arena e che dovranno spingere la squadra verso un altro importante successo che stabilirebbe il decimo risultato utile consecutivo.