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La violenza e lo spaccio sono le due emergenze che continuano a durare in piazza del Carmine a Cagliari, l’ex salotto buono della città mai riqualificato e ridato alle famiglie nemmeno negli ultimi quattro anni, cioè da quando è tornato al governo della città il centrodestra. Le iniziative? Poche e tutte naufragate nel giro di poco tempo: dagli eventi estivi alle giornate ad hoc (l’ultima la festa dell’Epifania), anche la discontinuità ha portato certi personaggi a non lasciare la piazza. Anzi. Nell’ultimo mese ci sono state risse, bimbi strattonati sotto gli occhi sbarrati dei genitori e pestaggi ai poliziotti durante i controlli antidroga. Se non è emergenza, ci si va piuttosto vicino. Nicola Baccoli ha, da fine 2019, un locale food e durante la bella stagione ha anche piazzato tavolini e sedie in uno dei quattro angoli della piazza: “Quanto avvenuto ieri, con gli agenti picchiati da un gruppo di stranieri, è stato l’ennesimo episodio negativo. Serve un presidio fisso delle forze dell’ordine. Gli spacciatori litigano tra loro, non cercano i passanti ma anche così si arriva, naturalmente, ad avere paura”, dice. “Ho la mia clientela, per fortuna non l’ho persa, ma serve più sicurezza. La situazione di riqualificazione della piazza è in stallo, so che il Comune vorrebbe organizzare qualcosa nei prossimi mesi e riqualificare gli spazi esterni”. Basterà? Chissà.
Molto critico anche Adolfo Costa, presidente del comitato di residenti di Stampace: “Lo diciamo da sempre e non ci stancheremo mai di dirlo. Qui serve un presidio fisso di poliziotti o almeno un controllo all’ora da parte delle forze dell’ordine. Piazza del Carmine è ancora terra di nessuno, ho una ricca collezione di video e foto di situazioni pericolose che mi hanno segnalato gli abitanti della piazza”, afferma. “L’ultimo evento pubblico c’è stato a inizio gennaio, poi più nulla. Ci aspettiamo ancora tantissimo dal Comune e dal sindaco Truzzu, serve un ricco calendario di appuntamenti per fare in modo che le famiglie ritornino davvero e si riapproprino della piazza, sinora abbiamo assistito solo a buchi nell’acqua”. E contro la delinquenza, ben venga anche la tecnologia: “Tutti gli episodi di aggressioni, spaccio e pestaggi che abbiamo filmato con i nostri smartphone li abbiamo girati alle forze dell’ordine. Devono essere installate delle telecamere che riprendano, in diretta, tutto ciò che succede nella piazza, solo così si può contrastare la delinquenza. Sinora, l’unico che ci ha davvero ascoltato è stato il nuovo prefetto De Matteis, col quale ci raffrontiamo ogni due settimane per fare il punto sulle emergenze anche della malamovida. Dalle altre istituzioni e dal mondo della politica attendiamo, ancora dopo tanti anni, fatti concreti”.