Le prime piante e alberi stanno già mettendo radici nella via Roma a Cagliari rivoluzionata dal “Boeri pensiero”, cioè il bosco urbano tra il mare e i palazzi antichi della Marina. Il cantiere andrà avanti, almeno, sino a marzo 2025, il secondo lotto sta per partire e si andrà a operare sino al Largo Carlo Felice. Slitta solo di qualche giorno, da sabato all’inizio della settimana prossima, il blocco dei parcheggi, un’ottantina, che circondano la vecchia stazione marittima: lì sorgerà un hotel con piscina panoramica e Spa, spazi riservati ai maxi yacht e una mega fontana, oltre a una pista ciclabile (
QUI la notizia con tutti i dettagli). Erano destinati agli abitanti della Marina, privati di quelli esistenti nell’ormai defunta corsia centrale di via Roma: “Il Comune dovrà trovare delle soluzioni, intanto non va per niente bene che nessuno ci abbia avvisato dell’avvio di nuovi lavori. L’abbiamo scoperto per caso”, afferma Sandra Orrù, portavoce dell’associazione “Apriamo le finestre alla Marina”. “Non siamo merce di scambio ma abitanti, non basta avere i pochi stalli liberi solo la notte nel viale Regina Margherita. Anche perchè, nonostante le telecamere attive e le multe, se uno viene a parcheggiare nel quartiere prima dello stop al traffico di chi non ci abita e se ne va il giorno dopo, non passa nessun guaio. Al momento ci sono solo una ventina di posti per noi, al parcheggio della stazione e a prezzo quasi triplicato rispetto al passato”. Per cercare una soluzione, il sindaco Massimo Zedda ha chiamato il presidente dell’Authority, Massimo Deiana: “Con estrema disponibilità, nonostante avesse avvisato per tempo la precedente amministrazione su progetti e tempistica, si è reso immediatamente disponibile per darci una settimana di tempo per poter individuare soluzioni che rispondano alle esigenze dei residenti della Marina per quanto riguarda i parcheggi”. Lo stesso Zedda ammette che, “tenendo conto che con i lavori di via Roma, quelli della metropolitana e nel porto, le soluzioni percorribili sulle quali stiamo già ragionando con gli uffici del Comune non sono certo strade in discesa, è proprio il caso di dirlo”. Ma gli abitanti del rione portuale, ovviamente, non possono infilarsi le automobili in tasca.
La parte “green” del progetto dell’archistar milanese non sarà eliminata perchè le prime piantumazioni sono già effettuate, si tratta di operare e trovare soluzioni per la sosta e la viabilità quasi al pari di muoversi in un campo minato. Anche perchè, prima o poi, probabilmente a ridosso della fine dei lavori comunali, arriveranno in via Roma gli operai della metropolitana dell’Arst, per creare il collegamento tra piazza Matteotti e il viale Diaz, tassello indispensabile per chiudere il percorso che va da piazza Matteotti sino all’hinterland cagliaritano. E sotto i portici, nella seconda estate consecutiva tra transenne e barriere, regna lo sconforto anche tra i commercianti: “Tutti questi lavori dureranno anni, e qui non c’è di che essere felici”, afferma Rosario Palmeri, storico orologiaio. “La gente preferisce andare nei centri commerciali, qui il calo della clientela c’è tutto e, se già si fa fatica a trovare parcheggi per chi vive alla Marina, figurarsi per noi o per la clientela. Qui passano, a piedi, solo persone che sono obbligate a fare questo tragitto. Tutti i cantieri ci stanno rovinando, è inutile riaprire dopo cinque o sei anni se, nel frattempo, si è già distrutto tutto”.