Passeggiare in via Domenico Millelire significa fare lo slalom tra gli odori. Quelli dei fiori o de “s’aliga”, per dirla alla Cagliaritana. Percorrere via Millelire significa passare, per davvero, tra i rifiuti e le belle fioriere: trascurati i primi, curatissime le seconde.
“
Ma che ci possiamo fare?” domanda un ragazzo che ha aperto una attività in zona. Del resto sono anche questi i contrasti della nostra città che però creano indignazione.
Quella dei residenti, ad esempio e soprattutto degli esercenti che in zona hanno le loro attività commerciali e le cui vetrine sono praticamente nascoste dai cassonetti della spazzatura.
Ne troviamo almeno 3, attaccati, concentrati in un pezzetto di strada al quale sono stati sottratti due parcheggi per favorire, appunto, il “temporaneo” parcheggio dei cassonetti.
RIFIUTI A GO GO. Quelli presenti tra il civico 1 e 1A peraltro sono spesso zeppi di robaccia, tant’è che i rifiuti, specialmente le scatole di cartone, invadono il marciapiede.
DISAGI. Per lunghi giorni è così, tanto da impedire – in mezzo ai piedi – il passaggio dei pedoni, tanto da penalizzare chi si vede costretto a muoversi su una sedia a rotelle. Oppure a spingere un passeggino, deviando e procedendo pericolosamente sull’asfalto mentre le auto continuano a passare. Conseguenza: rifiuti sempre presenti e pedoni che fanno lo slalom, passando alla larga dalle vetrine.
Come dire: il commercio, chi paga le tasse per avere servizi efficienti, possono ancora aspettare. Pazientando indignati. Ed anche trascurati.