Cagliari, via ai lavori di ristrutturazione dello stabile occupato dagli studenti

Soddisfazione degli studenti del collettivo universitario


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Dopo l’occupazione da parte del comitato autonomo studentesco di uno stabile in disuso della cittadella universitaria per creare un centro studi autogestito, e la successiva chiusura da parte del Cus degli impianti, si è arrivati a un compresso: gli spazi sono stati riaperti e lo stabile occupato verrà riqualificato.

Inizieranno infatti nei prossimi giorni i lavori di ristrutturazione dei locali della foresteria e degli spogliatoi che in realtà erano già stati programmati e approvati dagli organi di governo dell’Ateneo. L’intervento sarà rapido ed efficace, fanno sapere dall’Ateneo, per restituire l’edificio alla sua funzione di foresteria e spogliatoio.

Il Rettore Maria Del Zompo esprime soddisfazione per la soluzione trovata e per il dialogo instaurato con gli studenti: “Ringrazio il Prefetto, il Questore e le Forze dell’Ordine per essere stati molto collaborativi in questi giorni di difficoltà, e il CUS Cagliari per aver accettato la nostra richiesta di riapertura degli impianti”.

“Grazie alla nostra azione è emerso un progetto di ristrutturazione dello stabile occupato- affermano gli studenti del Cua : i fondi stanziati che normalmente avrebbero dovuto attendere mesi prima di essere impiegati, sono stati sbloccati

Il nostro progetto si basa sulla condivisione dei saperi e la diffusione della cultura. Ma anche sulla riqualificazione degli spazi ed è per questo che ci sentiamo fieri e felici di poter RICONSEGNARE, tra qualche giorno, lo stabile alla gestione del CUS, il quale si è impegnato a predisporre il cantiere entro la prossima settimana, in seguito alla decisione del rettorato di avviare i lavori nel più breve tempo possibile. Mercoledì scorso siamo entrati in un magazzino abbandonato e nei prossimi giorni lo lasceremo, solo con la sicurezza che uno spazio messo a nuovo e reso vivibile verrà restituito alla comunità studentesca e sportiva. Pertanto vigileremo affinché questi lavori non siano una vana promessa ma che vengano iniziati e portati a termine.”