Cagliari, Uil a Truzzu: “Investire sul parco della Musica per rilanciare il Lirico”

Lettera di Ortega al sindaco: “Il Teatro Lirico di Cagliari può diventare un hub che possa fornire servizi ad altri teatri minori di tutta Europa capitalizzando il suo consistente patrimonio di conoscenze: un’industria di produzione culturale che dobbiamo solo aprire al resto del mondo per farne un polo di formazione di eccellenza”


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“Il Teatro Lirico di Cagliari può diventare un hub che possa fornire servizi ad altri teatri minori di tutta Europa capitalizzando il suo consistente patrimonio di conoscenze: un’industria di produzione culturale che dobbiamo solo aprire al resto del mondo per farne un polo di formazione di eccellenza”.

È la sfida che il segretario generale della UilCom Sardegna, Tonino  Ortega, lancia all’amministrazione comunale di Cagliari con una lettera aperta indirizzata al sindaco Paolo Truzzu, alla vigilia della nomina   del nuovo Soprintendente dopo le dimissioni anticipate di Claudio Orazi.

“In qualità di segretario della Uilcom e di garante del ruolo di un’organizzazione che da sempre ci vede impegnati con grande senso di responsabilità in tutte le vicende legate al settore culturale e alle sue importanti ricadute occupazionali – scrive Ortega, chiedendo a Truzzu un incontro nell’auspicio di un “dialogo sindacale trasparente e costruttivo per la sopravvivenza di uno dei più importanti Teatri d’Italia”. Ritengo necessario e costruttivo porre alla sua attenzione di Presidente della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, alcune riflessioni  che ci è d’obbligo rilevare in merito all’attuale situazione sul Lirico di Cagliari, viste le dimissioni del Sovrintendente”.

Per evitare scenari drammatici – sia per i lavoratori occupati che per l’offerta culturale che sarebbe impoverita qualora i sardi fossero obbligati ad andare alla scala di Milano o all’opera di Roma per assistere ad un’opera lirica (a Cagliari ogni spettacolo lirico viene visto da circa dieci mila persone tra abbonamenti e biglietti staccati) – la Uilcom sarda fa dunque una proposta concreta.

“ L’opera non può essere un lusso per pochi cittadini benestanti, ma deve essere strumento di arricchimento per l’intera società – scrive Ortega – Bisogna cambiare il modo di investire sulla cultura. Esiste l’opportunità di creare ricchezza da questa realtà cittadina, perché con il grande investimento fatto dall’amministrazione sul Parco della Musica esistono volumetrie immense ancora vuote, come i laboratori e l’arena, che attendono solo di essere messe a reddito. Come Uilcom crediamo che il sapere delle maestranze che dietro le quinte costruiscono giorno per giorno con competenza e passione il successo del teatro lirico di Cagliari, diventino protagonisti di un polo di industria culturale, che in sinergia con le scuole e l’università, trasferisca uno dei pochi mestieri che nessun robot o computer potrà mai sottrarci: la passione, l’esperienza, la competenza, la bellezza     ”.


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