
Oggi sotto le luci della ribalta del Ferai, teatro OFF, torna la pièce “I monologhi della vagina”, per celebrare l’universo femminile.
Per la prima volta sul palco scenico Francesca Cabiddu e Katia Massa , al debutto, insieme al co-protagonista Andrea Ibba Monni.
“Per la quarta volta a Cagliari e per la quarta volta il tutto esaurito”- dichiara l’attore e si dice soddisfatto per le tante adesioni e consensi del pubblico cagliaritano.
“Alle date di oggi 21 marzo e domani 22 marzo ( spettacoli ore 19 e ore 21 ) è stato necessario aggiungere un ulteriore spettacolo di sabato 28 marzo -continua Monni -poiché le richieste son state tante ed abbiamo voluto dare spazio a tutti. Mentre il 14 maggio, annuncia saremo a Sassari “.
Per la quarta volta sentite l’esigenza di presentare la stessa pièce . Perché è così caro al Ferai questo spettacolo ?
“Il Ferai è un Teatro Off, che non gode di agevolazioni o finanziamenti esterni,è fuori dalle contribuzioni regionali- spiega Monni – cerchiamo nel nostro piccolo di dare un contributo nel sociale, e di porre domande a chi ci guarda . Il nostro non è un pubblico di nicchia, con pellicce e pastrani è fatto di gente che vive e si pone delle domande , persone informate, a cui noi non abbiamo velleità di dare risposta. Poniamo loro domande, poiché questo è il vero valore del teatro per noi : la riflessione.Il nostro obiettivo è portare sulla scena ciò che noi attori vorremmo vedere. Il teatro è nato per divertire ,ma aveva in origine anche intenti didascalici, ed il Ferai si identifica in questo pienamente.
Tra i programmi futuri ” I monologhi del pene”, per restare in tema ,che debutterà a maggio ,con le celebrità del teatro cagliaritano che calpesteranno il palcoscenico del Ferai.” Progetto intrigante -continua Monni- ma non posso per ora svelare nulla di più”.
In questo caso l’intervista è stata rivolta a tanti uomini che si sono tolti il velo, e la maschera per raccontare di sé.
L’opera teatrale ,”The vagina monologues” appartiene ad Eve Ensler. Fu rappresentato nel 1996 a New York. L’autrice stessa recitava i monologhi delle varie donne che condividevano la propria esperienza di donne, raccontando se stesse . L’autrice intervistò 200 donne e diede loro voce, per portare all’attenzione delle masse un disagio, quello della violenza sul gentil sesso che ad oggi è un fenomeno attuale.
La pièce ha fatto il giro dei teatri di tutto il mondo .