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La tendenza al cibo Veg e salutistico sembrerebbe fare il “botto” anche a Capodanno a Cagliari. Carni, salumi e pesci? No grazie, il cenone prevederà portate di seitan e tofu, edamame e topinambur, alghe e zenzero. Senza escludere ovviamente ortaggi, verdure, legumi e cereali. Una vasta selezione di ingredienti, una fantasia di colori, una varietà di fragranze e aromi che nulla hanno da invidiare alle classiche tavolate con protagonisti il cotechino, lo zampone, i brasati o i gamberoni. Per molti una moda, per altri uno stile di vita salutare ed etico, l’argomento, al culmine di questo 2016 che ha registrato un’impennata sul fronte dei nuovi vegani e vegetariani, rimane fortemente dibattuto e continua a far discutere.
LE RICHIESTE. Tante sono infatti le richieste per i menù veg a domicilio in occasione del veglione di fine anno di domani, tantissime le prenotazioni per un tavolo nei più classici ristoranti “green” della città. Ne abbiamo parlato con Paolo Mantovani, titolare di “Gintilla” e Luca Farina di “Zupposofia”, due esponenti delle maggiori realtà cagliaritane. “Posso confermare come moltissimi cagliaritani abbiano scelto di festeggiare l’arrivo del nuovo anno operando una scelta vegana per il loro cenone – dichiara Mantovani – le ragioni sono differenti e vanno da una maggiore presa di coscienza etica e salutistica, tra l’altro sempre più sentita, alla riscoperta di piatti dal gusto raffinato grazie alle deliziose materie prime di altissima qualità”. Dello stesso avviso Farina: “Stiamo riscontrando un grandissimo interesse anche da parte di chi questa dieta non è solito praticarla tutto l’anno – afferma il responsabile pubbliche relazioni di Zupposofia – in fondo noi non ci definiamo né vegetariani né vegani, piuttosto ci concentriamo su una cucina che nutra l’uomo in sinergia con il pianeta; siamo consapevoli che una bistecca non uccida nessuno, ma tutto ciò che c’è dietro la produzione della stessa, risulta essere responsabile del 50% dell’inquinamento ambientale dell’intero pianeta”. E se da una parte, sono i gusti e i sapori a condizionare le scelte, dall’altra, l’aspetto etico sembra essere quello prediletto da coloro che domani sera si accomoderanno ai tavoli più sostenibili della città: “Punteremo sul ’Liberi tutti’ che consiste nel far decidere ai nostri ospiti l’orario di arrivo, il proprio menù ma sopratutto il conto finale – spiega ancora Farina – i clienti in questo modo pagheranno solo ciò che realmente mangeranno, e sopratutto noi cucineremo solo ciò che sarà ordinato, evitando così gli sprechi tipici del classico capodanno”.
IL CIBO CUELTY FREE. Rispetto per l’ambiente, salute fisica ma soprattutto la volontà di assaporare nuove realtà, la frontiera del cibo “cruelty free” guarda soprattutto alla ricerca e al gusto. “Per questa sera speciale, noi di Gintilla proporremo, tra le altre cose, un risotto integrale bio al mango e lemongrass mantecato al burro di pistacchio, e dei ravioli rossi al formaggio vegetale di anacardi e spinaci in dahl di pere – precisa Mantovani – mentre tra i secondi, un rollè di seitan e verdure con spuma di carciofi e una misticanza di alghe”. E pazienza se non ci saranno i classici salumi e formaggi ad accompagnare i brindisi, ciò che di certo non mancheranno saranno gli ottimi vini Doc e Docg isolani che pare si prestino alla perfezioni in questo trionfo di sapori. “Al di là del cenone di Capodanno, credo ci troviamo di fronte ad un cambiamento culturale e soprattutto epocale – ha concluso Mantovani – ritengo che la direzione vegan operata da un numero sempre maggiore di mamme, atleti e professionisti, sia a tutti gli effetti una scelta in nome della salute e del benessere fisico personale, non più solo una semplice moda”, e in questo senso, pare fargli eco anche Farina: “ci stiamo letteralmente mangiando il pianeta, la scelta vegana e vegetariana, a maggior ragione in occasione di festività e ricorrenze, è una scelta consapevole, sia per noi stessi che per la terra che lasceremo ai nostri figli”.