Cagliari, tutti d’accordo sul no alla trincea in via Roma: “E niente alberi se copriranno il panorama”

I candidati a sindaco concordi, nell’incontro pubblico organizzato da Renato Soru, sulla strada-cartolina del futuro. Giuseppe Farris: “Niente trincea, pronto a firmare una variante”. Massimo Zedda: “Zero incontri con i residenti, molto meglio i bus elettrici della metro”. Alessandra Zedda: “Progetto a tratti figlio di nessuno, pronta a chiedere uno stop e ragionare con l’autorità di sistema portuale”


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Massimo Zedda si scaglia contro i troppi cantieri in contemporanea: “In viale Trieste hanno chiuso attività storiche. In via Roma no assoluto alla trincea, costa cento milioni e i finanziamenti già non ci sono più. Servirebbero almeno dieci anni di lavori”, osserva. Critico, Zedda, anche sulla metropolitana: “Il progetto è stato approvato dall’allora giunta regionale di Soru, era il 2006. Sono passati diciotto anni, oggi è molto meglio ragionare su dei bus elettrici che possono collegare via Roma con viale Diaz e il Poetto. E, inoltre, hanno un vantaggio in più rispetto alla metropolitana, non seguono un percorso prestabilito ma, anzi, che può essere modificato. Non avrei mai affrontato un cantiere di abbellimento prima del cantiere della metropolitana, dovremo ospitarlo dopo e occupare le corsie lato porto, sennò non ci stiamo. I bus del Ctm non dovranno più occupare piazza Matteotti, serve il raddoppio del parcheggio, con un piano, del parcheggio delle Ferrovie, e l’apertura di tutti i parcheggi della Regione disponibili in viale Trieste, che sono chiusi”. Alessandra Zedda è netta: “È un progetto a tratti figlio di nessuno, si cita solo Boeri per la realizzazione del bosco”. E, anche se ci sono tutte le carte de caso, “non vuol dire che non ci siano le condizioni per migliorare il progetto. Una delle condizioni essenziali, per Boeri, è quella del verde, per la sostenibilità e la mitigazione dell’anidride carbonica. Mi viene da pensare”, dice la Zedda, “che anche le ragioni finanziare, incluse quelle del Pnrr, ci possono evitare di perseverare se c’è stato qualche errore. Da sindaca valuterò le ripercussioni del progetto che oggi è visto come una piazza sul mare ma che è un problema se la parte del verde impedirà la vista. La trincea non può essere realizzata perchè lì sotto ci passano le infrastrutture e i servizi principali”. Gli operai in azione quasi sottoterra, insomma, “creerebbero difficoltà in più e allungherebbero la realizzazione del progetto, sul quale vorrei ancora soffermarmi. Mi batterò per ridurre i tempi dei lavori e chiedere un momentaneo stop per capire, con l’autorità di sistema portuale, le opere che saranno integrato con la piazza sul mare”.


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