Cagliari, tubo dell’acqua ko da due anni: “Salassato da Abbanoa e il Comune se ne frega”

Da aprile 2020 una perdita idrica sta dissanguando, economicamente, Luigi Arippa, residente in una casa popolare: “Acqua a fiumi dalla colonna montante, pago 350 euro di bolletta ogni 3 mesi: quando arriveranno gli operai per riparare il guasto?”

I primi problemi ad aprile 2020, “subito segnalati”. Un tubo rotto, quello della colonna principale, proprio all’altezza della sua casa popolare, al terzo piano di una palazzina di via Righi, nel rione cagliaritano del Cep. Quello che, all’inizio, era un piccolo foro si è trasformato, nel tempo, in un buco molto più grande: litri e litri di acqua potabile persi, e c’è spazio pure per la beffa: “Le bollette di Abbanoa sono salatissime, ogni tre mesi pago circa 350 euro”. Un danno economico notevole, per Luigi Arippa, che non lo fa vivere sereno. Nei metri quadri che gli ha messo a disposizione il Comune vive con la moglie, “paghiamo un affitto mensile di cento euro. Ho segnalato tante volte agli uffici comunali e all’Erp il problema. Purtroppo, la perdita idrica parte dal mio appartamento e, quindi, Abbanoa vuole i soldi sempre da me. Al piano terra, dove vive una famiglia con bambini, il tetto del loro bagno è disastrato, si può dire che gli piove in casa”.
Tante telefonate, tante email spedite per chiedere l’intervento degli operai. Risposte? “Zero. È l’amministrazione comunale che deve intervenire, l’alloggio non è mio e non voglio più essere dissanguato da Abbanoa per dell’acqua che non solo non utilizzo, ma che sta creando anche seri problemi a me e ad altri condomini”.


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