Cagliari, Truzzu svela la nuova piazza Matteotti mentre il centrosinistra lo boccia dalla A alla Z

Il sabato caldo (e improvviso) della politica cagliaritana: Truzzu sceglie lo stesso giorno della conferenza stampa del centrosinistra per presentare una piazza Matteotti ancora incompleta, simbolo però di tanti anni di degrado con Zedda. L’opposizione gli ricorda la beffa di quel voto-autogol sull’Unione Sarda: “Mi do 6 più”, per poi essere bocciato dall’80 per cento nel sondaggio del quotidiano


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Cagliari, Truzzu svela la nuova piazza Matteotti mentre il centrosinistra lo boccia dalla A alla Z. Il sabato caldo (e improvviso) della politica cagliaritana: Truzzu sceglie lo stesso giorno della conferenza stampa del centrosinistra per presentare una piazza Matteotti ancora incompleta, simbolo però di tanti anni di degrado con Zedda. L’opposizione gli ricorda la beffa di quel voto-autogol sull’Unione Sarda: “Mi do 6 più”, per poi essere bocciato dall’80 per cento nel sondaggio del quotidiano. Il centrosinistra incalza: meno male che ci sono pochi turisti, vedrebbero una città piena di rifuti e transenne.

Ed è certamente l’Aliga il cruccio di tantissimi elettori di Truzzu, che in un anno non è riuscito a invertire la tendenza: dopo avere battuto la Ghirra per poche decine di voti, i cagliaritani si aspettavano una raccolta differenziata corretta e migliorata. Invece Delogu e la sua “città dei giardinetti” sono solo un ricordo, il leit motiv di “Cagliari città sporca” si sente in quasi tutti i quartieri e non è un bel biglietto da visita. In generale a Cagliari si sente dire: almeno Zedda nei suoi anni ha fatto tanto, dal Poetto alle pedonalizzazioni, da piazza Garibaldi a piazza San Michele, dalle rotatorie alle piste ciclabili. Di Truzzu si sente dire: in un anno cosa ha fatto davvero, oltre a completare alcune opere di Zedda? Anzi, a sentire la minoranza, non ha fatto bene nemmeno quello. Cagliari oggi appare una città in difficoltà soprattutto nel commercio, nel turismo, nell’economia, il sindaco espone con orgoglio la maglietta rossoblù regalata da Giulini ma lo stadio è ancora al palo e, soprattutto, la povertà assoluta aumenta. Si attende il cambio di passo, ma un anno è già passato e piazza Matteotti e il nuovo teatro all’aperto di piazza Nazzari sembrano almeno l’inizio.


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