Cagliari, “trappola elettrica” per difendere la droga:37enne arrestato

Un vero e proprio bunker in via della Pineta, dove Roberto Atzori nascondeva la droga: per impedire l’ingresso l’uomo aveva collegato il chiavistello metallico della porta con l’impianto elettrico


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Cagliari, scoperto un vero e proprio bunker in via della Pineta, dove Roberto Atzori, già noto alle forze dell’ordine, nascondeva la droga. Per impedire l’ingresso l’uomo aveva collegato il chiavistello metallico della porta con l’impianto elettrico. La scoperta è stata fatta dagli agenti della Polizia intervenuti nell’appartamento dopo alcune segnalazioni dei vicini, e arrestato il 37enne per furto di energia elettrica, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A suo carico anche una denuncia per il reato di ricettazione.

Atzori era stato arrestato in passato per reati connessi alla detenzione di stupefacenti ed alla fabbricazioni di armi. Ieri pomeriggio gli agenti, una volta raggiunto l’uscio dell’appartamento, si sono ricordati di un precedente di quella stessa abitazione: durante una perquisizione effettuata dai carabinieri era stato rinvenuto, celato dietro la porta d’ingresso, un manufatto con all’interno una cartuccia calibro 12 collegato ad un meccanismo che avrebbe fatto esplodere il colpo qualora fosse stata aperta la porta d’ingresso. Ieri, intervenendo con cautela, gli agenti hanno accertato che il chiavistello metallico della porta era bloccato con dei bulloni ad una placca metallica interna a cui era stato collegato un cavo elettrico. Questo cavo partiva da una saldatrice elettrica sita all’interno dell’abitazione perfettamente funzionante. Se uno degli operatori avesse toccato il chiavistello sarebbe stato folgorato da una scossa elettrica di elevata intensità, come confermato anche dai tecnici dell’Enel intervenuti sul posto.

Inoltre è stato appurato che Atzori aveva realizzato un collegamento alla linea elettrica che consente di avere elettricità senza limiti e senza un contatore regolare: da qui l’accusa per furto di energia elettrica. Dentro l’appartamento anche una pianta di canapa indiana, un sacchetto di carta con all’interno foglie secche della stessa pianta, un bilancino di precisione. Dopo l’arresto di ieri pomeriggio, stamattina il processo per direttissima.