Cagliari, tracollo commercio: “Negozi strangolati dagli ipermercati”

I numeri ufficiali della Confesercenti: scomparse ben 216 attività

Check up della Confesercenti sul commercio a Cagliari. I primi otto mesi del 2013 purtroppo non fanno registrare alcuna inversione di tendenza relativamente all’andamento del settore del Commercio, sia in Sardegna che in Provincia di Cagliari.

“Grazie ai dati forniti dal centro studi cdella Confesercenti regionale della Sardegna-dice il segretario Nicola Murru- abbiamo analizzato la situazione dei flussi delle attività commerciali nella vecchia Provincia di Cagliari, suddividendoli per le tre nuove provincie. Abbiamo inoltre scisso i dati tra imprese del commercio al dettaglio, imprese dell’alloggio e della somministrazione e imprese ambulanti, riuscendo quindi ad ottenere un livello di analisi abbastanza dettagliato.

Dalla analisi della prima tabella salta subito all’occhio che la provincia di cagliari fa registrare un saldo negativo tra iscrizioni e cancellazioni di -206 unità nei primi otto mesi dell’anno. È un dato negativo che trova il suo numero più alto, ovviamente nella nuova provincia di Cagliari, ma se lo si vede in proporzione alla popolazione di imprese registrate, osserviamo che la provincia del medio campidano fa registrare una perdita di circa il 18%, mentre il Sulcis si attesta a meno 30% e Cagliari  meno 12%. Di certo è una situazione difficile e pesante per tutto il territorio che continua a perdere imprese e posti di lavoro in modo esponenziale.

Da questa tabella generale si evidenzia che sono le attività di vendita di alimentari che soffrono e fanno registrare le perdite maggiori, influenzate dalla presenza esagerata della grande distribuzione che, sopratttutto nell’area vasta della Città di Cagliari, ha una massiccia pressione sui piccoli negozi, lasciando al territorio urbano solo poche briciole”.


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