Cagliari, tra materassi e rifiuti gli sbandati riconquistano via Sonnino al Comune: “Emergenza sanitaria in pieno centro”

Un gruppo di clochard è riuscito a piazzare cuscini e lenzuola sotto il palazzo e vicino ai cancelli laterali del palazzo del Comune. Commercianti della zona furiosi, Sandro Cosentino: “Uno ha spaccato la mia vetrina con una bottiglia di birra, l’ho denunciato ma non è cambiato nulla. Ormai siamo tornati a essere una cloaca a cielo aperto”. VIDEO


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Il lenzuolo blu è rabboccato praticamente alla perfezione e il cuscino è posizionato al sicuro, lontano da possibili correnti d’aria. A poche metri di distanza, qualche porta e asse di legno rappresentano il valico da superare per raggiungere altre coperte e materassi. Attorno al palazzo del Comune di Cagliari, in via Sonnino, sono tornati i clochard. Qualche mese fa erano tutti spariti, grazie anche ad alcuni interventi mirati della polizia Locale. Nell’ultimo periodo, invece, sono ricomparsi. Di giorno c’è chi si sposta e chi non rinuncia a stare sotto i portici col suo cane affianco e una bottiglia di Ichnusa. Ma è di notte che tornano a cercare un riparo che non può certamente essere definito umano. E, tra momenti di convivialità e qualche urlo, così passano le loro nottate, prima di coricarsi. “C’è un’emergenza sanitaria in pieno centro e ormai possiamo dire che, includendo anche la zona dei portici sotto la Cariplo, che siamo in una cloaca a cielo aperto”. A dirlo è l’ottico Sandro Cosentino, un passato da assessore comunale di centrodestra.
Ha dovuto fronteggiare anche lui situazioni di pericolo: “Uno degli sbandati ha lanciato una bottiglia di birra contro la mia vetrina, creando danni per mille euro. L’ho denunciato alla polizia ma, a distanza di oltre sei mesi, non è cambiato nulla”. Risarcimento? Non pervenuto. Più controlli e sicurezza? Idem. “Stiamo parlando di disperati che dovrebbero essere seguiti, ma che a prescindere da tutto se ne dovrebbero andare da un’altra parte. Il Comune di Truzzu conosce la situazione, deve intervenire, così come le forze dell’ordine e tutti gli enti preposti”.


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