Cagliari, studenti sfrattati nel giorno degli esami: ora è rivolta

La lettera aperta a Cagliari Online degli studenti della Casa dello Studente: “il 30 settembre dovremo lasciare le nostre camere portando via tutti i bagagli, per un vizio burocratico. E la direzione si rifiuta persino di ascoltarci”


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Gli inquilini delle Case dello Studente
 


Le Case dello Studente sono abitate esclusivamente da studenti fuori sede per i quali è particolarmente difficile raggiungere i propri paesi di provenienza, soprattutto non avendo personali mezzi di trasporto a propria disposizione. All’interno della casa – per la quale paghiamo un regolare affitto di locazione decurtato direttamente dalla borsa di studio, che viene vinta per merito tramite un regolare bando- noi studenti passiamo undici mesi all’anno e questa diventa a tutti gli effetti la nostra prima casa, nella quale accumuliamo tutto ciò che è indispensabile per la vita quotidiana e che ci serve quindi per studiare, cucinare e garantire la pulizia delle nostre stanze e degli spazi comuni. Nonostante ciò la Direzione che quest’anno si è occupata della struttura sembra non tener conto del fatto che questa per noi è a tutti gli effetti, seppur in via temporanea, una casa e non un albergo, creando così, nell’ultimo anno, non pochi disagi agli studenti nella loro non facile vita da fuori sede.

Il culmine si è raggiunto a Luglio quando, con soli 15 giorni di preavviso (e in piena sessione di esami), la Direzione ha negato agli studenti il deposito degli effetti personali che ogni anno veniva concesso durante le vacanze estive, fondamentale per gli studenti poiché, non disponendo di mezzi di trasporto propri, non potevano fare un trasloco completo di tutti i loro averi nei loro paesi di origine. Dopo una lunga serie di proteste, molte delle quali rimaste inascoltate, è stato concesso un piccolissimo spazio in cui riporre una piccola scatola e un secchio con scopa, mentre tutto il resto (come ad esempio stendibiancheria, pentole, prodotti per la pulizia, asciugamani, libri, …) doveva essere diversamente sistemato o, per i meno fortunati, riportato a casa o addirittura buttato. Gli studenti, rientrati a settembre per la seconda parte della sessione estiva di esami e l’inizio delle lezioni del nuovo anno, hanno quindi dovuto portare nuovamente tutti i loro bagagli per poter riprendere la vita alla casa per circa 15 giorni.

Ma, a soli 4 giorni dalla scadenza del contratto di locazione per l’anno accademico 2015/2016, il problema si ripresenta identico: il 30 settembre alle ore 13.00 tutti gli studenti (ad eccezione dei soggetti con disabilità e dei non sardi), dovranno tassativamente abbandonare la struttura con tutti i loro bagagli, senza possibilità di un deposito, anche se probabilmente saranno presenti nelle graduatorie definitive per il nuovo anno accademico e probabilmente pochi giorni dopo gli verrà riassegnata la casa. Un ulteriore disagio è dato dal fatto che il 30 settembre ci saranno lezioni ed esami che impediranno ai ragazzi di poter effettuare il trasloco entro il limite imposto dalla direzione che, nuovamente, si rifiuta di ricevere gli studenti che vogliono esporre le loro problematiche, non facendosi reperire in ufficio né personalmente, né telefonicamente, né via e-mail.

Noi studenti riteniamo, alla luce di questi fatti, che la Direzione si sia dimostrata completamente inadatta a gestire la situazione in quanto non tiene minimamente conto delle necessità degli studenti che sono i primi ad essere interessati nell’uso e nella gestione della struttura. Gli stessi studenti riconoscono che mai negli anni precedenti si sono verificati disagi e problemi di tale gravità, dovuta ad una gestione completamente irresponsabile e priva di qualsiasi attenzione nei nostri confronti.

Chiediamo dunque che il Responsabile delle strutture Alloggi dello Studente svolga il proprio lavoro con serietà e professionalità, gestendo ed amministrando piuttosto che comandando ed impartendo decisioni univoche che non tengono minimamente conto dello scopo primario della sua stessa presenza e funzione: garantire il diritto allo studio agli studenti. Chiediamo inoltre che il Responsabile ricordi che quello che svolge è un ruolo pubblico, e che in quanto tale è tenuto a ricevere gli studenti che presentano qualsiasi tipo di istanza relativa ai disservizi causati da un’errata gestione delle Strutture.

A nome collettivo degli inquilini delle Case dello Studente di via Trentino, via Businco e via Biasi.

 


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