Cagliari, stop alle auto funebri in giro per il cimitero: “Ma lavorare così è un calvario”

La rabbia dei titolari delle agenzie funebri, tutti a piedi per scegliere loculi o consegnare le ceneri. Mariano Ligas: “Tutto perchè qualcuno ha rubato lapidi, perchè non controllano le auto in uscita?”. Robby Garau: “Parenti anziani dei defunti costretti a lunghe camminate, non abbiamo più libertà di movimento”. L’assessora con delega ai Cimiteri Marina Adamo: “Il camposanto non è una strada, stiamo facendo rispettare le regole di sicurezza”


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Stop alle auto funebri in giro per il cimitero di San Michele di Cagliari, tra i vialetti e le corsie arriva la stretta del Comune che fa imbufalire i titolari delle agenzie. Da settembre ingresso consentito solo per i funerali. Tutte le altre attività si possono svolgere solamente a piedi. A rendere realtà quello che è uno dei punti del regolamento cimiteriale è la nuova direttrice del camposanto, Mariarita Giorgi. È con lei che si sono interfacciati i direttori delle agenzie abituati, sino a prima del suo arrivo, ad andare ovunque con le automobili. Come Mariano Ligas: “La nuova direttrice ci ha impedito di entrare con le auto di lavoro e con quelle personali per sbrigare pratiche, eseguire le consegne al forno crematorio, scegliere i loculi insieme ai parenti dei defunti, costringendoci a volte ad andare a piedi sino in cima al cimitero. Lavorare così è un calvario. Tutto per colpa di qualcuno, chissà chi, che ha rubato alcune lastre”, denuncia Ligas, “anzichè controllare tutte le auto in entrata o in uscita hanno preferito vietarci l’accesso. Non apprezzo questa decisione, prima di tutto perchè non ci è stata comunicata via posta o email, e poi perchè un ottantenne o un novantenne deve camminare e faticare se non ha un pass per disabili, tutto ciò è osceno e io, per svolgere il mio lavoro, perdo tempo”.
Concorde anche Robby Garau: “La scintilla è scoppiata quando qualche furbo ha fatto sparire delle lapidi. Ci hanno bloccato gli ingressi, dobbiamo lasciare le auto giù e, fatto ancora peggiore, salire e fare tanta strada per mostrare le lapidi ai clienti. Ci hanno tolto la libertà di movimento, al dolore dei parenti del defunto si aggiunge la fatica di non poter essere accompagnati da noi con le automobili. La maggior parte di chi si rivolge a noi non sono certo giovani, è ingiusto farci camminare tutti a piedi anche per le tumulazioni delle salme o il posizionamento delle ceneri dentro le urne”. L’assessora comunale con delega ai Cimiteri, Marina Adamo, non è a conoscenza dei furti delle lapidi e replica spiegando che “il camposanto non è una strada, stiamo facendo rispettare le regole di sicurezza. Come prevede l’articolo 13 del regolamento sul servizio mortuario e dei cimiteri nel Comune di Cagliari, all’interno dei cimiteri è consentita la sola circolazione pedonale. L’accesso a veicoli privati è consentito, in deroga, solo se in possesso della preventiva autorizzazione rilasciata dall’ufficio competente, in ragione della certificazione medica dell’Asl competente, con la quale si attestano le gravi difficoltà deambulatorie. Dentro il camposanto c’è un servizio di navetta e la possibilità di smart mobilities con auto elettriche che possono essere prenotate”.


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