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Stage gratuito alla biblioteca universitaria. L’iniziativa ha scatenato tante e polemiche e la reazione furibonda della Cgil. Ecco la replica di Martino Marangon direttore della Biblioteca Universitaria che “ha da anni convenzioni per stage con l’Università della stessa città, come è ben frequente. Lo stage è praticato pure nella Biblioteca dell’Aib, che per il fine istituzionale di difendere la professione bibliotecaria si è più volte opposta all’impiego di persone non qualificate. Non è raro neppure precisare fin dall’inizio per maggior chiarezza che non c’è retribuzione, come hanno fatto il Comune di Verona, il Comune di Casier e la Diocesi di Alife-Caiazzo. Lo stage non è un rapporto di lavoro e ha lo scopo di acquisire esperienze professionali documentabili non disponibili ovunque, il volontariato invece di contribuire all’utilità sociale.
L’iniziativa “Bibliotecari per un giorno” è un’occasione di gioco, non certo sfruttamento di lavoro minorile.
Dopo la sospensione per emergenza sanitaria, si è pensato di riavviare gli stage con un appello sui social, che infatti ha trovato molti interessati, ma pure attacchi non meno gratuiti che gli stage, invadendo pure altri post non pertinenti. In rete è frequente sparare a zero contro il Ministro, che però resta in carica con piena fiducia di cittadini e politici.
Ora invece si attaccano i pesci piccoli in un organo periferico, non solo il direttore ma perfino gli impiegati che hanno caricato il post, dando degli ignoranti e invocando punizioni.
A quanto pare si pensa non valgano niente, essendo un pochino meno giovani dei potenziali stagisti.
Il sig. Nicola Cabras della Cgil era venuto in Biblioteca il 18 maggio per una contrattazione, in cui si è discusso pacificamente, ed era atteso l’ 8 giugno per la seconda puntata in cui ci si poteva spiegare tutto, ma purtroppo è stato trattenuto da un impegno e impigliato nella rete piena di assai misere polemiche”.