Cagliari, sos pecore: “Affamate e sotto il sole nella rotonda di via Peretti, sono pericolose per gli automobilisti”

 Il “famoso” gregge che spesso staziona davanti al Brotzu finisce al centro di una lettera spedita dal presidente della commissione comunale Sicurezza Marcello Polastri a polizia Municipale, guardie zoofile e associazioni animaliste: “Sono parzialmente custodite, strappano il manto erboso dell’amministrazione comunale e chi è in auto deve fare manovre brusche”


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Le pecore, tantissime, che di frequente brucano l’erba nel maxi prato sulla rotonda tra via Peretti e via Stamira, vista Brotzu, finiscono al centro di una lettera-sos spedita dal consigliere comunale e presidente della commissione Sicurezza Marcello Polastri alla polizia Municipale, guardie zoofile e ambientali, all’associazione animalista Leidaa, all’ufficio del Verde pubblico e allo stesso Comune. Per Polastri serve mettere in campo “provvedimenti urgenti”.

Il motivo. Il gregge stesso, composto da numerosissime pecore che pascolano deliberatamente in pieno centro città, sotto il cavalcavia dell’asse mediano di scorrimento veloce, tra Cagliari e Pirri e che, in questo preciso momento, stanno brucando nell’aiuola antistante via Stamira, non distante dall’ospedale Brotzu. Pecore che, evidentemente, sono affamate e solo parzialmente custodite, poiché sarebbero solite, in questi giorni di torrida estate, strappare il manto erboso curato dall’Amministrazione comunale”. Polastri, a contorno, spedisce delle foto “che circolano visibilmente su internet”, realizzate da una donna “che ha divulgato un video sul social network Facebook” che”ravvisa e lamenta l’urgente necessità di sapere a chi posso segnalare le pessime condizioni di salute dei capi di un gregge ben noto della zona. Ho bisogno di aiuto CONCRETO e non dei soliti rimbalzi di responsabilità delle varie autorità. Ho il cuore in frantumi. Grazie a chi mi saprà aiutare”.

Da qui la richiesta di Polastri di “un intervento celere” perchè “ravvisa possibili pericoli per i capi di bestiame e il loro benessere”, poi “per gli automobilisti impegnati, nella rotonda, a brusche manovre e distrazioni” e a tutela “del verde pubblico e rispetto del patrimonio comune e comunale della città”.


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