Cagliari, solo due vaccinati su 72 ricoverati col Covid: “Al pronto soccorso anche no vax impauriti”

Cresce la pressione su Binaghi e Santissima Trinità, quasi nessuno dei pazienti è vaccinato. Sergio Marracini: “Medici e infermieri richiamati dalle ferie. Tanti arrivano perchè hanno il tampone positivo: restate a casa e chiamate il medico di famiglia. Chi non si vaccina non può vivere una vita normale”.


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La situazione nei due Covid hospital cagliaritani? “Il carico di stress è elevato”. Lo dice chiaramente Sergio Marracini, direttore degli ospedali cittadini che ospitano pazienti positivi. I dati: 3 ricoverati in Terapia intensiva al Santissima Trinità, “nessuno di loro è vaccinato”. Settantadue al Binaghi, così suddivisi: 58 nei reparti standard, undici in reparti intensivi: “E solo due hanno il vaccino”. Cresce l’ipotesi di dedicare il pronto soccorso di Is Mirrionis solo ai pazienti Covid, come già avvenuto a novembre 2020. Ieri c’è stata una riunione, sul punto, ma una decisione definitiva non è stata ancora presa: “Ci sono anche tanti no vax che scoprono, col tampone, di essere positivi, e allora si fiondano nel nostro pronto soccorso. Ma il tampone positivo non è assolutamente un indicatore di malattia”, osserva Marracini, “chi non ha sintomi deve restare a casa e contattare o il medico di famiglia o le Usca, sennò il pronto soccorso si ingolfa. Ho dovuto richiamare molti medici e infermieri dalle ferie”.
“L’età media dei ricoverati è di 55 anni”, prosegue Marracini. Che ha letto le notizie legate anche all’ultima manifestazione dei contrari al green pass e all’obbligo vaccinale. Centinaia di persone, ieri, a Cagliari, hanno detto che dev’esserci libertà assoluta. Chi vuole vaccinarsi deve essere libero al pari di chi non vuole. Il direttore sanitario, sul punto è netto: “La limitazione vera è la non vaccinazione, senza vaccino non si ha la libertà di poter vivere una vita normale”.


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