Cagliari, guerra ai cafoni dei rifiuti a Santa Gilla: barriere e telecamere per proteggere la laguna

Ecco 15 stazioni di videorilevamento a presidio degli accessi e delle aree interessate dal fenomeno dell’abbandono di rifiuti. Il sistema è integrato da barriere ad azionamento manuale e dissuasori per interdire l’ingresso alle auto. Truzzu: “Primo passo verso la restituzione ai cittadini di una delle aree umide più importanti d’Europa”


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Primo passo fondamentale verso la fruizione della laguna di Santa Gilla da parte dei cittadini. La Città Metropolitana di Cagliari ha completato l’installazione del sistema di videosorveglianza per il controllo del compendio lagunare, con l’obiettivo di porre fine all’abbandono dei rifiuti e dare il via alla rimozione di quelli esistenti.

L’impianto, per realizzare il quale l’ente ha stanziato 380 mila euro finanziati con fondi del Patto per lo Sviluppo, include 15 stazioni di videorilevamento dislocate sui circa 20 chilometri di perimetro della laguna, a presidio degli accessi e delle aree che sono stati nel tempo maggiormente interessati dal fenomeno dell’abbandono di rifiuti. In corrispondenza dei varchi di accesso, il sistema è integrato da barriere ad azionamento manuale e dissuasori in calcestruzzo volti a interdire l’ingresso ai veicoli.

Le stazioni di rilevamento comprendono telecamere fisse e orientabili, dotate di un dispositivo di rilevamento targhe sia diurno che notturno, e munite di un impianto di allarme che può sia emettere sul posto un avviso acustico o luminoso di transito su area sottoposta a vigilanza, sia segnalare la presenza di persone, avarie e tentativi di sabotaggio alla sala di controllo. Le stazioni di videosorveglianza sono in configurazione stand-alone, ovvero sono alimentate singolarmente da pannelli fotovoltaici e singolarmente trasmettono dati e immagini alla sala di controllo.

Il sistema è già attivo e in grado di fornire, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, immagini in diretta e registrate nella sala operativa del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna, con il quale è stato stipulato un accordo per la vigilanza e l’intervento su tutto il compendio lagunare.

Sono inoltre in attuazione micro interventi di ottimizzazione delle funzionalità e della gestione degli impianti, tra cui la dotazione di dissuasori per volatili, al fine di evitare l’imbrattamento degli apparati con il guano, e la messa in opera di ulteriori dissuasori per l’accesso di veicoli.

“La videosorveglianza costituisce il primo tassello fondamentale verso la restituzione alla collettività della laguna di Santa Gilla, che per estensione e rilevanza della biodiversità è una delle più importanti aree umide in Europa”, commenta con soddisfazione il sindaco metropolitano Paolo Truzzu.

“Quest’intervento ha l’obiettivo specifico di prevenire l’abbandono indiscriminato dei rifiuti – spiega il consigliere metropolitano delegato alla Pianificazione Umberto Ticca – ma in generale consentirà un controllo su tutto il compendio lagunare, al fine di preservare il sito e garantire la sicurezza dei cittadini”.

“Con l’installazione della videosorveglianza possiamo finalmente avviare la rimozione dei rifiuti presenti nell’area”, annuncia il consigliere delegato all’Ambiente Roberto Mura. “Il servizio è stato già aggiudicato – sottolinea Mura – e confidiamo di poter cominciare i lavori in tempi rapidi”.


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