Personale scarso e insufficiente, a livello di numero, al Brotzu, costretto a dare il proprio aiuto in operazioni che, a volte, non sono di loro competenza. La denuncia arriva dalla Uil con una lettera firmata dall’intera segreteria aziendale (formata da Fabio Sanna, Antonina Usala e Stefano Trogu) e spedita ai vertici dell’azienda sanitaria. “L’ultimo episodio, ma non l’unico, è quello di sabato 14 ottobre, in cui un’equipe di sala operatoria della Chirurgia vascolare, già impegnata dalla mattina con un importante intervento che si è protratto sino alla notte, abbia dovuto sopperire ad un’altra urgenza proveniente da Carbonia, ossia un paziente con un aneurisma rotto, nonostante si sapesse che le equipe della chirurgia vascolare del Brotzu fosse già impegnata tutto il giorno”. Stando a quanto trapela, da circa diciannove ore. “Ci chiediamo se esiste solo una chirurgia vascolare a Cagliari e, se così non fosse, perche non è stata fatta una equa distribuzione delle emergenze-urgenze nel territorio? E chi ha deciso di portare il paziente al Brotzu di Cagliari?”.
I sindacalisti rincarano la dose: “É mai possibile che per l’emergenza vascolari a Cagliari ci siano solo sei infermieri della chirurgia vascolare del Brotzu che devono sostenere tutto questo carico? Ovviamente, davanti all’emergenza tutto il personale anche di altre specialità è stato attivato prontamente, ma in quali condizioni di sicurezza? L’ospedale Brotzu, essendo un hub di secondo livello, oltre agli interventi programmati, garantisce l’emergenza/urgenza. É corretto che il personale di una specialità sia costretto ad affrontare, sia pure in emergenza, interventi chirurgici di cui non conosce sia le procedure dell’intervento stesso che la sala operatoria in cui deve operare ed il tipo d’intervento? Con quali procedure e chi si attiva a rintracciare il personale reperibile con formali disposizioni scritte, a tutela dei lavoratori interessati?”. E c’è il capitolo delle eventuali responsabilità: “Quali, e di chi sono, le responsabilità medico legali di eventuali errori da da parte di personale non addetto a quella specialità? É come se per un’urgenza di Chirurgia generale venissero attivati degli ortopedici”. La UIL ricorda anche un progetto mai patito: “Era sperimentale, serviva per arginare provvisoriamente sia la carenza di personale delle sale operatorie del Brotzu di Cagliari, sia per ridurre il numero delle reperibilità contrattualmente previste. Dopo quasi otto mesi, però, nessun riscontro”.