Cagliari, sangue e paura a Stampace: “Truzzu, la sicurezza in piazza del Carmine è un buco nell’acqua”

La rissa sfociata in martellate in via Malta fa riesplodere il tema dei controlli nei rioni storici, soprattutto attorno a piazza del Carmine. Adolfo Costa: “L’abbiamo detto troppe volte, tra spaccio e violenza a cielo aperto nessuno interviene. Andremo a protestare sotto il Comune”. Lina Mineo: “Uno straniero voleva scipparmi proprio accanto alle Poste, a 76 anni quando chiudo il mio negozio devo usare la pila perchè troppe strade sono al buio: il sindaco ha chiesto il voto ma non è più tornato nella zona”


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La paura c’è, la rabbia pure, e supera di gran lunga la prima. I residenti e commercianti della zona di piazza del Carmine a Cagliari sono imbufaliti: l’ennesima lite, sfociata nel sangue, a pochi metri dalla piazza, con uno straniero che ha rimediato martellate in testa da un rivale e che poi si è ferito con i cocci di una bottiglia fa riesplodere il tema del problema della sicurezza. Gli ultimi gravi episodi risalgono alla metà dell’estate, almeno nella piazza, con un’aggressione durante un evento pubblico e il racconto di una lavoratrice che era stata molestata a tarda sera e che era dovuta scappare dentro l’auto di una coppia che, poco dopo le ventidue, stava passando accanto alla piazza. Ma è tutta la zona del centro storico, in generale, ad essere in sofferenza. E chi vive a Stampace, molto presto, andrà con i residenti degli altri quartieri storici sotto le finestre del Comune per protestare: “Faremo un flash mob a novembre”, spiega Adolfo Costa, presidente del comitato degli abitanti stampacini. “Purtroppo, dopo l’aggressione nei confronti di una ragazzina in viale Sant’Ignazio, stavolta c’è stato anche il sangue. La situazione è precipitata e sarà molto difficile uscirne se non con un un intervento più capillare di forze dell’ordine, polizia locale e sindaco. Il tentativo di portare le famgilie in piazza del Carmine e di garantire sicurezza è stato bucato, da Truzzu, ci sono ancora zone nere con delinquenza e spaccio, abbiamo anche le prove e, più di una volta, le abbiamo portate alle autorità competenti ma non si fa ancora niente. Una piazza che era il fiore all’occhiello della città è destinata ancora a faccende poco legali”.
Lina Mineo, 76 anni, ha un negozio nella vicina via Sassari e conosce, sfortunatamente, via Malta, luogo dell’aggressione odierna. “Un mese fa uno straniero ha cercato di scipparmi. Mi ha seguita sino all’auto, alla fine mi ha solo strappato in parte il vestito perchè ho fatto resistenza. Qui controlli non ce ne sono, e nemmeno luce. La sera via Mameli e altre strade non sono illuminate, devo utilizzare sempre la pila”, racconta. “Il sindaco ha avuto i nostri voti ma poi, qui, non si è più presentato. E ogni giorno, soprattutto nei weekend, c’è di che aver paura”.


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