Cagliari, salvata dal trapianto chiede di vedere i figli: “Lacrime di gioia grazie al tablet”

La donna, ricoverata al Brotzu e con un fegato nuovo, non può ricevere visite per l’emergenza Coronavirus. I medici del reparto le hanno portato un tablet e lei ha potuto parlare con i suoi due bambini: “Lacrime di gioia”


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Una mamma di 50 anni salvata grazie a un trapianto di fegato e due figli che piangono per la gioia di poterla vedere, sana e salva, nel letto d’ospedale. Succede a Cagliari, nel reparto di terapia semi intensiva, all’ospedale Brotzu. A raccontare l’episodio è Pino Argiolas, presidente della onlus Prometeo: “Arrivano indiscrezioni sull’ultima trapiantata: è una mamma di due figli ed oggi ha potuto parlare con loro grazie ad un tablet donato dagli operatori del reparto, visto che i parenti non possono entrare al Brotzu. Ci hanno raccontato di lacrime di gioia.
Questo è il ritorno alla vita, questo è il grazie a chi ha donato, questo è quello che ripaga tutti coloro che senza guardare orari o pericoli di contagi lavorano con coraggio alla donazione ed al trapianto”.
“Nascoste dietro queste poche righe di un volontario, c’è tanta professionalità e tanta umanità di operatori sanitari che lavorano nell’ombra. Il nostro grazie va a loro, in particolare le dottoresse Vincenza Congias e Elisabetta Pusceddu”.


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