Cagliari, “ragioni di salute pubblica”: chiuso il box del pesce fritto al mercato di San Benedetto

Il caso era finito in consiglio comunale. Un’interrogazione del consigliere Sorgia depositata a novembre denunciava “l’aria irrespirabile durante la friggitura, con forti lamentele da parte sia dell’utenza presente che degli altri operatori


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Chiuso il box del pesce fritto a San Benedetto. Dopo mesi di polemiche, arrivate anche sui banchi del consiglio comunale, la Polizia Municipale cittadina e il Nas dei Carabinieri di Cagliari hanno proceduto al sequestro penale preventivo del posteggio per le fritture di pesce, e delle attrezzature contenute all’interno, nel reparto ittico del mercato in quanto il suo concessionario non ottemperava all’ordine di sospensione dell’attività impartito dal Sindaco, per “ragioni contingibili di salute pubblica”, mediante Ordinanza Sindacale. Il titolare verrà denunciato all’Autorità giudiziaria. Il controllo si è concentrato sulla verifica delle condizioni igieniche e delle modalità di espletamento dell’attività effettuata nel posteggio.

Il caso del box era stato discusso in consiglio comunale nei mesi scorsi. Un’interrogazione depositata nell’aula di palazzo Bacaredda da Alessandro Sorgia, consigliere del gruppo misto, denunciava che “a causa della cappa di aspirazione, che a vista sembrerebbe non in condizioni ottimali e/o manutentive, è visibile la presenza di grassi che grondano dalle pareti e dalla inefficienza dell’aspirazione”.

Si parlava poi di  “aria durante la friggitura irrespirabile, con forti lamentele da parte sia dell’utenza presente che degli altri operatori e non rappresenta un bel biglietto da visita per l’intero mercato cittadino”, nonostante “la presenza di un lavabo che non viene utilizzato o per mancanza dell’acqua corrente o per altri inspiegabili motivi”.