“Abbiamo fame di diritti”. In una frase stampata a lettere cubitali su un cartellone e urlata durante il corteo è riassunto tutto il senso della protesta degli universitari della Sardegna. La nomina in notturna di Cosimo Ghiani, medico chirurgo, a presidente dell’Ersu non è bastata a placare gli animi degli studenti che, come annunciato, si sono messi in marcia di primo mattino, hanno attraversato Cagliari, si sono fermati in via Roma sotto il palazzo del Consiglio regionale e sono infine approdati a Villa Devoto dove, armati di cartelloni e fischietti, hanno continuato a protestare per chiedere certezze su alloggi e borse di studio.
In testa al corteo uno striscione con la scritta “Senza borsa, senza casa, senza mensa”. Con un invito più volte ripetuto a Solinas a occuparsi degli studenti il più in fretta possibile, e “in modo più serio di quanto fatto finora”. Affianco agli studenti, anche il deputato Pd Andrea Frailis, insieme a consiglieri regionali e comunali dell’opposizione di centrosinistra.