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L’emergenza non finirà mai? E’ rispuntato il sole e tutti noi, come lucertole, ad assaporare il calduccio dei suoi raggi. Dimenticando tutto ciò che è avvenuto solo qualche giorno orsono? Certamente no! Alcune settimane fa scrivevamo degli italiani come il popolo d’allenatori di calcio e di fini tuttologi, oggi diciamo e ripetiamo che non esiste una classe dirigente, nel senso ampio del termine, all’altezza. Esistono tre stadi, per elencare i principali, d’allarme in tutti i settori: normale, urgenza ed emergenza; non è possibile che, con gli strumenti che si hanno a disposizione, nell’anno domini 2017 si debba sempre agire in regime d’emergenza, ciò è inaudito e inverosimile. Normale, dovrebbe semplicemente normale, ecco una parola che “piacciamo”: normale, semplicemente normale, non la continua emergenza. Quella è la linea da seguire, con rispetto di scienziati, geologi e ricercatori, dell’ambiente e del territorio, che hanno ragione il giorno dopo. Gianfranco Carboni