Cagliari rinnova il voto a Sant’Efisio nel clou della Settimana Santa

Si è tenuta questa mattina la suggestiva processione da Stampace alla Cattedrale in ricordo della fine dell’assedio della flotta francese


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Nel silenzio della mattina di Pasquetta, mentre la maggior parte dei cittadini ancora dormivano, Cagliari ha sciolto anche quest’anno il suo primo e forse meno conosciuto voto a Sant’Efisio. In attesa della grande festa del primo maggio, stamattina alle 8 in punto, al suono delle campane, la statua del martire glorioso è uscita dalla chiesetta di Stampace scortata dai confratelli e dalle consorelle dell’arciconfraternita del Gonfalone. Non era la statua che verrà portata in processione il primo maggio, ma una versione scolpita dallo scultore stampacino Giuseppe Antonio Lonis in cui il martire è ritratto con le vesti da guerriero romano e il pennacchio colorato sull’elmo.

Quello di questa mattina è l’ultimo atto della Settimana Santa cagliaritana, legato ad un episodio accaduto nel 1793. A Sant’Efisio che già nel Seicento aveva salvato Cagliari dalla peste, venne chiesto un ulteriore aiuto: salvare la città dall’assedio dei francesi che attaccavano dal mare (le palle di cannone degli attacchi subiti via mare da Cagliari si possono ancora notare, incastonate nella facciata del palazzo Boyl). Naturalmente l’aiuto di Sant’Efisio arrivò, sotto forma di una bufera che costrinse la flotta francese a prendere il largo. E da allora Cagliari ogni anno ricorda quell’episodio con la suggestiva processione del lunedì dell’Angelo.

Inerpicandosi sulle strade ripide di Castello, la processione, al suono cadenzato del Rosario, ha portato il simulacro in Cattedrale (dopo una tappa alla chiesa delle suore Cappuccine) dove don Giulio Madeddu ha celebrato la Messa solenne. Poi, dopo il rinnovo del voto al martire glorioso, ha ripreso la strada del ritorno verso la chiesa di Sant’Efisio.