Cagliari, reddito di cittadinanza per oltre 6mila nuclei familiari: per loro 544 euro mensili a testa

La misura, studiata per sostenere le fasce di popolazione più deboli e dimenticate dal mondo del lavoro, stenta a produrre occupazione. Il Comune di Cagliari ha impiegato 80 beneficiari per 3 mesi. Hanno spazzato il centro storico, raccolto rifiuti e pulito i parchi. Qualcuno ha anche lavorato in radio


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Sono sei mila i nuclei di famiglie della Città metropolitana di Cagliari che percepiscono il reddito di cittadinanza. Ogni beneficiario in Sardegna intasca mediamente 544 euro mensili. Ma la misura, studiata per sostenere le fasce di popolazione più deboli e dimenticate dal mondo del lavoro, stenta a produrre occupazione, anche a causa della burocrazia e degli ostacoli pratici. Nel capoluogo sono 80 le persone coinvolte dal Comune di Cagliari in progetti di pubblica utilità: hanno levato i rifiuti e spazzato il centro storico, curato i parchi e lavorato nelle radio.

In Sardegna il reddito di cittadinanza nel solo mese di aprile ha riguardato 41 mila 488 nuclei familiari, con 83 mila 200 persone coinvolte e un importo medio mensile di circa 544 euro (più bassa rispetto alla media nazionale). Le cifre sono tutte negli ultimi dati pubblicati dall’Osservatorio dell’Inps. Per quanto riguarda invece, la pensione di cittadinanza, nello stesso mese, i nuclei sardi interessati sono stati 3.557, per un totale di 4.062 persone e un importo medio pari a 292 euro.

Tante le revoche. Nei primi quattro mesi dell’anno le revoche di reddito e pensione di cittadinanza, hanno riguardato 1.329 nuclei. Nella Città metropolitana di Cagliari i nuclei familiari percettori sono 6 mila e 4. Ma poche persone riescono a trovare un’occupazione.

Il Comune di Cagliari ha messo al lavoro 80 percettori, grazie a 7 progetti studiati e proposti da altrettante associazioni nell’ambito di un bando ad hoc e l’istituzione dei puc (progetti utili alla collettività) che hanno impiegato persone beneficiarie del reddito di cittadinanza in lavori di pubblica utilità: un modo per restituire un servizio alla comunità e, allo stesso tempo, rendersi utili e riacquistare dignità attraverso il lavoro.

Il più noto è quello di “Kasteddu Allichirita”, l’attività di pulizia che ha interessato i quartieri storici di Stampace, Villanova e Castello, sostenuta dal Servizio Igiene del Suolo e dai Servizi sociali del Comune di Cagliari, grazie al quale 14 beneficiari del reddito di cittadinanza sono stati selezionati per essere impiegati quotidianamente, suddivisi in tre squadre, nella pulizia e raccolta differenziata dei rifiuti abbandonati, sotto la supervisione di un tutor di accompagnamento. I destinatari hanno partecipato su base volontaria e gratuita. La loro adesione è stata una sorta di restituzione alla comunità del contributo percepito, sotto forma di un servizio di pubblica utilità.

Ma in tutto sono stati 80 i percettori del reddito di cittadinanza al lavoro in città. “Hanno lavorato per 3 mesi”, ha dichiarato Viviana Lantini, assessora alle Politiche sociali del Comune di Cagliari, “e sono stati scelti in base alle indicazioni del centro per l’impiego sulla base delle loro caratteristiche. Hanno partecipato tutti. Soprattutto il progetto di Unica Radio e quello di Legambiente, al quale hanno partecipato anche molti extracomunitari, sono andati benissimo. L’aiuto delle associazioni è obbligatorio per legge ed è quindi fondamentale. Presto faremo un altro bando e contiamo di impiegare un numero maggiore di persone”.