Cagliari, rabbia Soprintendenza: “Mancano dirigenti, soldi e servizi”

Sit in dei dipendenti in piazza Palazzo: “Pinacoteca a rischio senza la dovuta manutenzione”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Sit in dei lavoratori della Soprintendenza davanti alla prefettura, in piazza Palazzo. La protesta riguarda i tagli ai finanziamenti, e la mancanza dei servizi essenziali. Ma soprattutto la mancanza di un dirigente a tempo pieno da quando l’incarico é stato assunto ad interim da quello di Sassari, Francesca Casule. I lavoratori e sindacati hanno chiesto a fine mattinata al prefetto, Alessio Giuffrida, di farsi portavoce del problema a livello nazionale. “Ci ha assicurato – ha detto Giovanni Sainas, della Cisl, a fine incontro – che si attiverà per darci una mano d’aiuto e attiverà subito un tavolo com tutte le istituzioni”. Rassicurazioni quindi, che però non placano la situazione di emergenza: i sindacati si sono poi spostati nella Pinacoteca per decidere come completare la protesta.

Presente al sit in anche Michele Piras, deputato di Sel. “Porterò la vertenza a Roma – ha spiegato – con una interrogazione in commissione, e chiederò il sostegno dei rappresentanti sardi di maggioranza in Parlamento. La richiesta di una direzione autonoma è del tutto legittima: abbiamo un patrimonio culturale enorme ma senza risorse per tutelarlo”.

“La protesta – ha sottolineato Marinella Frau, dell’Urp – nasce dalla drastica riduzione dei finanziamenti che ha determinato per la Soprintendenza situazioni paradossali. Oltre questo, a Cagliari manca un dirigente fisso, dal momento che viene diviso con Sassari. Senza una presenza fissa la situazione è degenerata”.
L’emergenza riguarda la stessa agibilità degli uffici: gli spazi per gli archivi sono esauriti, manca la manutenzione minima per le stampanti, fax, le attrezzature per il funzionamento dll’ufficio e sta finendo la dotazione cartacea e quella del materiale d’archivio: faldoni, scaffalature. Risulta interrotto anche il servizio di pulizia. “Nella Pinacoteca – ha sottolineato Marcella Serreli, direttrice – manca da tempo la necessaria manutenzione sia ordinaria che straordinaria, e questo crea disagio per il personale, e gli stessi visitatori”.

“É una vera e propria situazione di emergenza – ha detto Maria Teresa Steri, Rsu della Cgil – Siamo senza un dirigente, e con una drastica riduzione della copertura finanziaria, tutto questo ha comportato un indebolimento della struttura”. “Con questa situazione  – ha aggiunto Giovanni Sainas, Cisl – sono a rischio anche moltissimi posti di lavoro, perche’ non deve sfuggire l’importanza del settore beni culturali rispetto al turismo”. Secondo Tonino Piludu, della Cgil “è necessario il coinvolgimento della Regione che deve sostenere la causa della cultura. Bisogna prendere una decisione: o si trasferiscono tutte le competenze a livello regionale, oppure, se non si decentra, bisogna non far morire le realta’ periferiche, come, invece, sta accadendo”. Nelle prossime ore i sindacati decideranno come continuare la vertenza.