Cagliari, rabbia e urla all’incontro sul porta a porta: “Troppi cittadini convocati e lasciati fuori dalla sala”

La sala del T Hotel “scoppia”, centinaia i cagliaritani convocati per l’incontro pubblico sul nuovo sistema di rifiuti. In tanti non sono stati fatti entrare, e sono fioccate le lamentele. Il caso finisce tra i banchi del Comune: “Cittadini trattati come sudditi, è vergognoso”

La sala prenotata non è bastata a contenere i tantissimi cagliaritani convocati all’incontro pubblico sul porta a porta. Oltre un centinaio di loro si sono dovuti “arrendere” dopo che, “per motivi di sicurezza”, gli è stato vietato l’ingresso. C’era chi era disposto ad ascoltare tutte le novità sul sistema di rifiuti stando in piedi, ma gli organizzatori sono stati netti: alla fine, dopo varie lamentele e qualche urla, è stato deciso che si svolgerà un nuovo incontro con chi non si è potuto accomodare sulle sedie della sala interna del T Hotel.

 

“Ho dovuto chiedere ore di permesso al lavoro per essere qui, alla fine ho solo perso tempo” , sbotta Stefania. “Ma è mai possibile che non si riesca ad organizzare in modo decente un incontro così importante?”, chiede, arrabbiato, Giuseppe, 47enne cagliaritano. E c’è pure spazio per uno strascico di tipo politico. Pierluigi Mannino, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha protocollato un’interrogazione urgente sul caso, indirizzata al sindaco Massimo Zedda e all’assessora comunale dell’Igiene del suolo Claudia Medda: “Era facilmente intuibile che il numero dei partecipanti all’incontro sarebbe stato considerevole, vista l’alta densità di popolazione delle vie interessate. Tanti cittadini hanno subìto un disagio, perdendo ore di lavoro o di tempo libero. Questa”, attacca Mannino, “è l’ennesima dimostrazione della superficialità di questa amministrazione e della scarsa considerazione dei cittadini, trattati come sudditi”.