Cagliari, Psd’az: “No alla Caritas. A Monte Urpinu meglio un asilo e campi sportivi”

La giunta Pigliaru ha assegnato l’ex caserma di via dei Conversi ai volontari diocesani in fuga da via Po. Ma Lancioni, consigliere regionale sardista protesta e esprime parecchie perplessità sulla nuova destinazione e auspica un altro programma per la valorizzazione del sito


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La giunta regionale ha dato l’ex caserma dell’aeronautica di Monte Urpinu alla Caritas. Il centro di assistenza cercava nuovi alloggi dopo l’addio dai locali di via Po che verranno demoliti per fare posto ad un’imponente lottizzazione e ha ottenuto l’area di via dei Conversi un tempo proprietà dei militari.

Ma c’è chi in consiglio regionale protesta e chiede a un nuovo asilo, a servizio del quartiere di Genneruxi, spazi per laboratori musicali e culturali, una fattoria didattica e strutture per lo sport. E’ il futuro dell’ex deposito carburanti dell’aeronautica, sul colle di Monte Urpinu, per il consigliere regionale del Partito sardo d’azione Nanni Lancioni.  <<Il polo sul compendio naturalistico potrebbe diventare così un punto di riferimento per i bambini del rione, per tutto l’anno, con ospitalità e formazione complementari e sinergiche alla formazione scolastica istituzionale>>.

Un complesso che, sino a poco tempo fa, era a disposizione dell’aviazione. Il trasferimento degli edifici alla Regione ha determinato una svolta con la prospettiva di assegnazione di parte dei locali al Centro diocesano di assistenza della Caritas, per realizzazione di una struttura destinata al mondo del volontariato isolano. L’esponente dei quattro mori ostenta parecchie perplessità sulla nuova destinazione e auspica un altro programma per la valorizzazione del sito: <<Il complesso si trova a pochissimi passi dal polmone verde più esteso al centro della città, con due campi da tennis, un piccolo edificio religioso, un campo da calcio e un mega stabilimento – spiega Lancioni, che sull’argomento ha presentato un’interrogazione urgente – Il compendio potrebbe vedere la realizzazione di uno spazio di aggregazione per iniziative finalizzate alla socializzazione del quartiere, con adozione degli spazi verdi e strutture destinate alla rinascita del quartiere. Sarebbe necessario un confronto con i cittadini per disegnare i nuovi progetti per la destinazione dell’area. Non solo. C’è grande preoccupazione per il futuro lavorativo delle tre guardie giurate che, con la nuova gestione, restano di rimanere senza occupazione>>